THE BATTLE OF THE CENTURY
F.: George Stevens. M.: Richard Currier. Int.: Stan Laurel (Canvasback Clump), Oliver Hardy (il manager), Noah Young (Thunderclap Callahan), Eugene Pallette (assicuratore), Gene Morgan (speaker), Sam Lufkin (arbitro). Prod.: Hal Roach per Hal Roach Studios. DCP. D.: 18’. Bn.
Scheda Film
Credo che i film sul pugilato, comici o non comici, siano tutti belli. Data la premessa, la prima parte di The Battle of the Century funziona per predestinazione. Stan, messo sul ring ad affrontare un prevedibile schiacciasassi, si rivela ottimo incassatore, a modo suo: becca una randellata e si rifugia nel mondo dei sogni. La seconda parte predispone un altro ring (una strada urbana vivacemente frequentata) e allarga il combattimento a una comunità che via via si arricchisce di un numero crescente di partecipanti, tutti calamitati dall’implacabile necessità del caos. L’arma? Le torte in faccia. All’epoca l’espediente sembrava già trito. L’idea fu quella di gonfiarlo fino al parossismo, per arrivare al “pie picture to end all pie pictures”. Non è chiaro chi le abbia contate, ma si tramanda che sul set girassero qualcosa come quattromila torte. Circa il risultato, Henri Miller non ha dubbi: “Capolavoro”. Per gli amanti delle notarelle: lo spunto pugilistico pare ispirato all’incontro tra Gene Tunney e Jack Dempsey del 22 settembre 1927, passato alla storia come “The Battle of the Long Count”. Tunney finì al tappeto, Dempsey bighellonò nei paraggi invece di starsene zitto e buono in un angolo, l’arbitro cominciò il conteggio con notevole ritardo, Tunney si rialzò e riportò a casa la cintura di campione.
Andrea Meneghelli
Restaurato nel 2023 da Blackhawk Films. Il primo rullo è stato ricavato da un duplicato negativo 35mm conservato presso Library of Congress (MoMA – The Museum of Modern Art Collection). Una sequenza finale mancante è stata ricostruita con due fotogrammi e nuove didascalie per colmare i buchi narrativi. Il secondo rullo è stato ricavato da una riduzione 16mm del negativo camera prodotta da Robert Youngson nel 1957, ora parte della collezione Jon Mirsalis, e da un 35mm fine grain del compilation film The Golden Age of Comedy, conservato presso Academy of Motion Picture Arts and Sciences (Blackhawk Collection)