STELLA MARIS

Marshall Neilan


Sc.: Frances Marion da una storia di William J. Locke. F.: Walter Stradling. Scgf.: Wilfred Buckland. Op.: Walter Stradling. Ass.R: Nat Deverich. Cast: Mary Pickford (Stella Maris/Unity Blake), Conway Tearle (John Risca), Marcia Manon (Louise Risca), Ida Waterman ( Lady Blount), Herbert Standing ( Sir Oliver Blount), Josephine Crowell (Gladys Linden). Prod.: Paramount/Artcraft films; 35mm. L.: 1556 m. D.: 68’ a 21 f/s. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Nel film Stella Maris interpretavo due ragazze. Ero Stella, ricca ma paralizzata, che non conosceva nulla della morte, della povertà, della malattia o della guerra, nulla della ferocia dell’uomo verso il suo simile, che viveva in una torre con vista sul mare, con i gabbiani come unici amici. E interpretavo anche Unity Blake, che conosceva tutte le cose tristi che venivano nascoste a Stella, ma riusciva ancora a ridere della vita. Immaginai che Unity dovesse probabilmente avere una spalla più bassa dell’altra, e un’anca deformata per aver portato in braccio i bambini quando era ancora piccola. Questo era il modo in cui camminavo interpretando Unity. […] Avevo anche lisciato i miei capelli con la vaselina per eliminare i ricci e farli sembrare scuri e crespi, in contrasto con la bella chioma riccioluta di Stella. Non potrò mai dimenticare il momento in cui Unity, innamorata dello stesso uomo di Stella, si guarda sconsolata allo specchio. […] Adolph Zukor, che si trovava ad Hollywood, venne a vedermi un giorno in cui ero nei panni di Unity. Avreste dovuto vedere la faccia sbigottita del poveretto. Dovetti rassicurarlo dicendogli che nel film morivo molto presto. «Prima è meglio è» rispose lui.

Mary Pickford, Sunshine and Shadows, London/Melbourne/Toronto, William Heinemann, 1956

Copia proveniente da