SOIGNE TON GAUCHE

René Clément

T. it.: Cura il tuo sinistro. T. int.: Watch Your Left. Scen.: Jacques Tati. Dial.: Jean- Marie Huard. F.: René Clément. Mus.: Jean Yatove. Int.: Jacques Tati (Roger), Max Martell (il postino), Louis Robur (il boxeur), Cliville, Jean Aurel, Champel, Van der Haegen. Prod.: Fred Orain per Cady- Film. DCP. D.: 13’. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il terzo e più conosciuto tra i primi film di Tati è Soigne ton gauche. Il genio di Tati, stavolta, risplende totalmente. Tutto qui è scritto in filigrana: l’autenticità degli ambienti naturali campagnoli, che sarà una delle grandi sfide di Giorno di festa; l’aspetto amatoriale e improvvisato dell’impresa, sembrano uno scherzo bonario tra amici; la pantomima solitaria nel fienile del ragazzo della fattoria che boxa contro un avversario invisibile, già incarnando lo spirito del ‘combattivo represso’ di Tati; il pullover a righe dello stesso tessuto dei calzini di Hulot; il postino, schizzo pittoresco disegnato con un tratto già sicuro; infine lo spirito dell’infanzia, rappresentata dai ragazzi che fanno del cinema con un macinino da caffè – ritroviamo allo stato embrionale tutti i temi che saranno sfruttati in seguito, questa volta senza che si tratti di un’illusione retrospettiva. Ma ciò che questo piccolo film mette soprattutto in luce è una delle componenti essenziali della comicità di Tati, con cui si distingue radicalmente da tutti quelli con cui si ha l’abitudine di identificarlo. Diciamo, per semplificare, che Langdon è il poeta, Keaton il solitario che si attacca disperatamente alla vita, Charlot il clown, il piccolo cristo che porta sulle sue magre spalle le infelicità del mondo. Tati è innanzitutto lo sportivo, campione di ogni categoria (boxe, scherma, velocipede, canoa, caccia alla corsa, tennis, pesca con la canna, etc.) che sogna di conquistare il mondo e in effetti lo conquista, mai scoraggiato da nessun insuccesso e aspirante senza tregua a nuovi record: record di rapidità in Giorno di festa, record di lentezza in Le vacanze di Monsieur Hulot, è sempre la stessa ricerca – forse di assoluto.
Claude Beylie, Jacques Tati inconnu, “Cinéma 57”, n. 23, dicembre 1957

Copia proveniente da

Restauro realizzato da
Restauro realizzato presso