SHIRASAGI

Teinosuke Kinugasa

Sog.: Kyoka Izumi. Scen.: Teinosuke Kinugasa, Jun Sagara. F.: Kimio Watanabe. Scgf.: Tokuji Shibata. Mus.: Ichiro Saito. Int.: Fujiko Yamamoto (Oshino), Keizo Kawasaki (Jun’ichi Inaki), Yosuke Irie (Takashi Inaki), Shuji Sano (Kumajiro Gosaka), Hitomi Nozoe (Nanae Date), Hideo Takamatsu (Yokichi Tatsumi), Tamae Kiyokawa (Hideko Gosaka), Rieko Sumi (Wakakichi). Prod.: Masaichi Nagata per Daiei. DCP. D.: 97’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Quando lavorava alla Daiei, negli anni Cinquanta, Kinugasa instaurò una collaborazione regolare con l’attrice Fujiko Yamamoto, allora all’apice della carriera. A partire da Kawa no aru shitamachi no hanashi (Storie del quartiere vicino al fiume), Yamamoto apparve in ben quindici dei sedici film diretti da Kinugasa tra il 1955 e  il 1961, e in dodici di essi interpretò il ruolo della protagonista.
Quattro di questi, compreso Shirasagi, erano tratti da romanzi dell’autore del primo Novecento Kyoka Izumi, che praticava un “romanticismo decadente” (espressione di Charles Shiro Inouye) ed era celebre per il virtuosismo stilistico e il talento per la narrazione melodrammatica. Era famoso sia per i racconti di fantasmi, sia per storie d’amore spesso tragiche ambientate ai margini della società rispettabile. La sua popolarità nel tardo periodo Meiji, nel periodo Taisho e all’inizio del periodo Showa aveva generato molti adattamenti scenici e cinematografici come Taki no shiraito (Il filo bianco della cascata, 1933) e Orizuru Osen (Sen delle cicogne di carta, 1934) di Mizoguchi. Gli anni Cinquanta videro un nuovo ciclo di adattamenti di Izumi, molti a colori, tra i quali Shirasagi spicca come uno dei più raffinati. Il romanzo Shirasagi uscì a puntate nel 1909 sull’“Asahi Shimbun”. Storia di una geisha che si innamora di un pittore ma è perseguitata  da un ricco mercante, divenne un classico del teatro shinpa, e una versione cinematografica del 1941, con Takako Irie nel ruolo della protagonista sotto la direzione di Yasujiro Shimazu, ebbe grande successo. Il remake di Kinugasa, insieme ai suoi altri adattamenti da Izumi e a Nihonbashi (Il ponte del Giappone, 1956) di Kon Ichikawa, valsero a Yamamoto la  reputazione di migliore interprete delle eroine di Izumi sullo schermo, come la grande dame del teatro Yaeko Mizutani lo era sul palcoscenico.
Shirasagi fu presentato in concorso e ottenne una menzione speciale a Cannes nel 1959. “Kinugasa ha rivelato come si possa usare il colore per evocare l’illusoria tranquillità di un mondo fatto di interni raffinati ed emozioni represse”, scrisse John Gillett, inviato di “Sight and Sound”.

Alexander Jacoby e Johan Nordström

Copia proveniente da