SENNINBARI
Scen.: Kesshu Tsukuda. F.: Sukeshige Urushiyama. Int.: Matsunosuke Fukui (Shotaro Saeki), Kuni Sugiura (la madre), Hoshiko Tachibana (Oyoshi, la fidanzata), Fumio Wakamatsu (Takasugi), Shizuko Takazawa (Tokiko, la moglie), Fumiyo Kyomachi (Mieko, la sorella). Prod.: Dainihon Tennenshoku Eiga Seisakujo (Greater Japan Natural Color Productions). DCP. Col
Scheda Film
Precoce esempio di uso del colore nel cinema giapponese, questo film – del quale è stata trovata una copia incompleta negli archivi del Gosfilmofond di Mosca – narra di un marinaio i cui rapporti con la madre e la fidanzata si disgregano quando viene arruolato per andare a combattere in Cina. Il titolo si riferisce alla cintura lunga circa un metro e decorata da mille punti confezionata dalla nonna del protagonista. Il film documenta un clima bellicoso: fu girato nell’anno in cui il Giappone, dopo aver annesso la Manciuria, lanciò un attacco su vasta scala contro la Cina. Terzo film prodotto dalla pionieristica Dai Nihon Tennenshoku Eiga Seisakujo (Film a colori naturali del grande Giappone) e realizzato con un procedimento a due colori, Senninbari è il più antico talkie giapponese a colori giunto fino a noi. La Dai Nihon Tennenshoku Eiga Seisakujo fu la prima società di produzione ad adottare il processo Multicolor, noto all’epoca come ‘colore di Shanghai’. Il recensore di “Kinema Junpo” elogiò il salto di qualità tecnico rispetto al primo film della compagnia, Tsukigata Hanpeita (Seika Shiba, 1937), lamentando però che la storia era debole dal punto di vista drammatico.
Genjiro Saegusa (nato nel 1900) è oggi poco noto perfino in Giappone. Attivo alla Nikkatsu ai tempi di Mizoguchi, fu un regista prolifico nel periodo muto e restò attivo fino agli anni Cinquanta. La data della sua morte è ignota. David Bordwell evoca il cinema impressionista francese e il montaggio sovietico a proposito del suo Gunshin Tachibana chusa (Tenente colonnello Tachibana, 1926), mentre l’elegante film d’azione Tokkyu sanbyaku mairu (300 miglia in treno espresso, 1928) è stato di recente riscoperto e applaudito in Italia e in Germania.
Si è rivelato impossibile trasportare in Giappone il materiale originale, un positivo nitrato a colori conservato al Gosfilmofond. Per questo in Russia è stata prodotta una versione a 4K su cui si è basato un nuovo metodo di restauro digitale condotto in collaborazione con le società di produzione, IMAGICA Corp e IMAGICA West Corp. Analizzando i risultati delle simulazioni fotochimiche realizzate presso IMAGICA West, è stato possibile determinare la gamma cromatica che il sistema a due colori non era in grado di riprodurre, impedire che quella gamma fosse acquisita in sede di color grading e recuperare così il colore di Senninbari.