RIVIERA REVELS – TRAVELAUGH NO. 6: COLD FEATS RIVIERA REVELS
F.: Gaetano Ventimiglia, Marcel Lucien. Int.: Michael Powell, Madeleine Guitty, John Tudor, Gerald Fielding, Georges Térof, Hentiette Terof, Marie Anie, Francis Mylio. Prod.: Harry Lachman Production. DCP. Bn.
Scheda Film
“Suo padre possiede un albergo a Cap-Ferrat e lui è un appassionato di cinema. Rex dice che può restare, dategli qualcosa da fare”. “Lui” era il giovane Michael Powell, “Rex” era Rex Ingram, il regista di Hollywood, e l’autore della nota era l’artista, passato al cinema, Harry Lachman, fotografo di scena della società. Il mondo della Costa Azzurra anni Venti aveva raggiunto il suo apice, e Powell era lì. Durante le riprese del Giardino di Allah della MGM, Lachman, desideroso di imparare il mestiere di regista e di crearsi agganci a Londra, girò una serie di diari di viaggio comici che dovevano essere distribuiti da Ideal Films e mostravano le bellezze della Costa Azzurra attraverso la messa in scena di un viaggio in carrozza, da Cannes a Mentone, di un eterogeneo gruppo di turisti, tutti interpretati da attori della scuderia Ingram: una ricca vedova di mezz’età, un (finto) sceicco che mira ai suoi soldi, due amanti, una persona di bassa statura, un vicario e il ventiduenne Michael nei panni di Cicero Simp, “naturalista e impiastro”, un inglese incline agli infortuni che sfoggia un casco coloniale e un retino per farfalle. Powell non usò controfigure ed ebbe anche l’occasione di dirigere alcune scene che rivelano precoci segni di talento.
In Cold Feats, il primo di questi due Travelaughs, Powell movimenta l’azione mentre i turisti visitano il borgo medievale di Tourette e la cima di Peïra-Cava nelle Alpi Marittime. Ci sono alcune situazioni comiche abilmente costruite, cui Powell si presta con entusiasmo mentre il suo Cicero Simp finisce sepolto sotto la neve. Nel secondo, Fauny Business, l’allegra comitiva visita Saint-Paul-de-Vence e La Colombe d’Or, albergo celebre per la sua clientela di artisti; oltre a Francis Scott Fitzgerald e Zelda vi fece tappa anche Isadora Duncan, poco prima di morire a Nizza in un assurdo incidente. Forse il suo stile di danza a corpo libero di matrice greca ispirò la sequenza onirica in cui Cicero sogna di essere un fauno circondato da ninfe danzanti (istruite da Margaret Morris) in un bosco arcadico? Questi due ottimi film da due rulli, per quanto bizzarri, permisero a Lachman – e a Powell – di entrare nell’industria cinematografica britannica. Il resto, come si suol dire, è storia.
Bryony Dixon