RENDEZ-VOUS DE JUILLET
Scen.: Jacques Becker, Maurice Griffe. F.: Claude Renoir. M.: Marguerite Renoir. Scgf.: Robert-Jules Garnier. Mus.: Jean Wiener, Mezz Mezzrow, Claude Luter. Int.: Daniel Gélin (Lucien Bonnard), Maurice Ronet (Roger Moulin), Brigitte Auber (Thérèse Richard), Pierre Trabaud (Pierre Rabut), Bernard Lajarrige (Guillaume Rousseau), Gaston Modot (il professore), Louis Seigner (Levase), Philippe Mareuil (François Courcel), Francis Mazières (Frédéric), Louisa Colpeyn (Betty). Prod.: U.G.C., S.N.E.G. – Société Nouvelle des Établissements Gaumont. DCP. D.: 99’. Bn.
Scheda Film
Il jazz è rimasto il simbolo dell’affermazione di questa gioventù. Anche in un modo senza dubbio un po’ bizzarro, è ricercando la purezza del vecchio stile New Orleans che Claude Luter ha determinato un movimento che ha finito per stabilire un contatto fraterno fra i Neri americani, anche loro oppressi, e la gioventù francese. Luter e la sua orchestra officiavano ai Lorientais, in una cantina, la prima, in rue des Carmes; anche se ho ben poca inclinazione per le espressioni di religiosità, si era obbligati a pensare in questi termini a quell’ordine; soltanto degli ‘iniziati’ frequentavano queste nuove ‘catacombe’ dove spesso si manifestavano delle vere ‘estasi collettive’.
È un bene che Becker abbia scelto con assoluta precisione i Lorientais come uno dei ‘luoghi’ del suo film, perché vi si trovava la gioventù allo stato puro, squattrinata, ma molto sicura di se stessa e del valore, all’epoca impercettibile, a cui si consacrava e sacrificava talvolta anche parecchio; qui c’è anche una bohême, i cui aneddoti sarebbero forse un po’ simili a quelli delle altre, ma in condizioni ben più spietate.
Raymond Queneau, in Raymond Queneau, Jean Queval, Rendez-vous de juillet, Chavane, Parigi 1949