Remorques

Jean Grémillon

T. it.: Tempesta. Sog.: dal romanzo omonimo di Roger Vercel. Scen.: Jacques Prévert, André Cayatte, Roger Vercel, Charles Spaak. F.: Armand Thirard. Mo.: Yvonne Martin. Scgf.: Alexandre Trauner. Mu.: Roland Manuel. Su.: Joseph de Bretagne. Int.: Jean Gabin (il capitano André Laurent), Madeleine Renaud (Yvonne Laurent), Michèle Morgan (Catherine), Charles Blavette (Tanguy), Jean Marchat (Marc), Nane Germon (Renée Tanguy), René Bergeron (Georges), Henri Poupon (dottor Maulette), Anne Laurens (Marie Poubennec), Marcel Duhamel (Pierre Poubennec), Henri Pons (Roger), Sinoël (l’armatore), Fernand Ledoux (Kerlo), Alain Cuny (marinaio del Mirva), Jean Dasté, Marcel Pérès. Prod.: SEDIF. Pri. pro.: 27 novembre 1941 35mm. D.: 85’. Bn. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Cosa c’è di più semplice, in apparenza, della storia del marinaio André Laurent, padrone di un rimorchiatore, che trascorre la sua vita fra il mare e sua moglie, la fragile Yvonne? Cosa c’è di più anodino di una coppia unita che si disfa per stanchezza? Cosa di più banale di un’avventura extraconiugale? Sì, André incontra Catherine, portata dalla tempesta mentre era intrappolata in una nave in pericolo. E tutto precipita. Ma il Destino veglia: Yvonne muore, Catherine se ne va. Dagli scintillii luminosi nell’acqua fino agli incanti finali che attirano André verso la sua barca per andare di nuovo in mare a salvare altre navi, il film non cessa, inquadratura per inquadratura, di attingere alle emozioni più alte, di battere come batte un cuore, anche affaticato, anche logorato al punto da non poter più assolvere le sue funzioni. Come il cuore di Yvonne. […] Remorques è un film d’amore sull’Amore, profondo, violento, crudo. I sentimenti vi sono espressi frontalmente con, quale unico décalage, una poesia sarcastica che denuncia l’infelicità sfidandola. Dietro, non molto lontano, vibra una sorta di opera lirica dove si instaura la Parabola, evidentemente sostenuta dalla musica e che si articola intorno a un tema fortemente originale: il Richiamo. Il film si apre su un bagliore: la luce freme nell’acqua, tutto è calmo. […] Il marinaio ha due donne. Una che cova e tutela, passiva e paziente. L’altra, il Mare, attiva ed esigente. L’una che attende. L’altra che non può attendere. Il marinaio vive fra le due donne, trattenuto da una, richiamato dall’altra. Il Richiamo è quindi quest’altra, è anche il lavoro potenziale (niente è mai semplice in Grémillon). Andare verso il mare significa assicurare la sussistenza materiale dell’una, ingannandola con l’altra. Ed è in effetti dal mare che arriva Catherine. Dal mare e dall’inferno. Quando lei decide di lasciare la nave in pericolo e suo marito, risuona una sirena perfettamente sincrona con quanto accade […]. Mentre il Mare, l’Inferno e Catherine reclamano Gabin, la Morte reclama Madeleine Renaud. La coppia che ci è stata presentata come esemplare si vede tirata tra queste rappresentazioni: Mare, Morte, Amore. Allitterazione sintomatica che porta in sé le sue proprie contraddizioni. Mare, fonte di vita. Morte, volto occulto della Vita. Amore che sostiene e genera la Vita… i segni […] concernono sia il suono che l’immagine: controluce violenti e dolorosi dove si mescolano l’acqua e il fuoco. Illuminazione del viso della Morgan e del suo sorriso in uno scoppio di tuono dove la bellezza esacerbata è minacciata… rumori di tacchi nella villa vuota… squilli di telefono… Tutte musiche annunciatrici che non dipendono dal Destino ma suonano come una tragedia epurata anche se selvaggiamente devastatrice. Opposizione grandiosa fra il mito Gabin-Morgan, la Sirena e il Marinaio, e il quotidiano.
(Paul Vecchiali, L’Encinéclopédie. Cinéastes ‘français’ des années 1930 et leur oeuvre, Éditions de l’oeil, Montreuil 2010)

 

Copia proveniente da

Per concessione di MK2