QUAND ROSSELLINI FILMAIT POMPIDOU
Int.: Roberto Rossellini. Prod.: Jacques Grandclaude, la Communauté de Cinéma. DCP. D.: 15’ (estratto). Col.
Scheda Film
Durante le riprese, il produttore Jacques Grandclaude circondò il venerabile regista di un gruppo di giovani professionisti della casa di produzione Communauté, nata dai movimenti di protesta del maggio francese. Undici ore di girato, 45 ore di registrazioni sonore e 2500 fotografie testimoniano l’ultimo percorso cinematografico di Rossellini. Girate tra gennaio e maggio 1977, queste ultime immagini, queste ultime parole ci fanno scoprire un Rossellini sconosciuto che di fatto ci svela nei minimi dettagli il suo processo creativo. Assistiamo ‘in diretta’ alla genesi del film. Presentiamo al Cinema Ritrovato un breve estratto di questo prezioso materiale appositamente montato da Jacques Grandclaude.
Un documento eccezionale, filmato dall’ultimo produttore e ultimo compagno di strada di Roberto Rossellini durante le prove e la lavorazione di quella che sarà la sua ultima opera. Jacques Grandclaude ha filmato con pazienza e meticolosità tutte le fasi, dalla concezione alla preparazione, dalla ricerca delle location alla lavorazione, senza scale di valori né scale gerarchiche, riservando al Rossellini che sceglie gli obiettivi il medesimo interesse riservato ai macchinari che va installando per realizzare un travelling. Il film è un documento prezioso che mostra con estrema precisione come funziona una troupe cinematografica, come un’inquadratura viene prima concepita e poi condotta a effetto, come si organizzano i rapporti tra i vari componenti della troupe – il che è un fatto assolutamente inedito nella storia di questo tipo di documenti. Vi si scorge anche un Rossellini concentrato e scrupoloso, padrone ormai di una tecnica magistrale, rispettato e ammirato dalla troupe, ben lontano dall’immagine del regista invecchiato e pigro di cui si aveva l’abitudine di parlare all’epoca. Questa ‘messa a nudo’ del processo creativo del grande regista resta un episodio unico nella storia del cinema. E nella storia dell’arte in generale.
Alain Bergala