Il film fu montato a partire dai rushes inutilizzati del film Mabul (Il diluvio), adattamento dell’opera di Cholem Aleikhem, allestita su iniziativa del teatro ebreo moscovita Habima. Evgueni Ivanov-Barkov, al suo primo film, aveva dovuto, al momento del montaggio, rinunciare a numerose scene e linee narrative di una sceneggiatura complessa. Da qui l’idea di questo secondo film che mostra, negli anni che precedono la rivoluzione del 1905, due famiglie ebree di provincia i cui padri hanno sceltorispettivamente la via dell’assimilazione e la fedeltà alla tradizione. I loro figli, partiti a studiare in città, diventano uno spia dei servizi segreti, e l’altro, sionista, passa a posizioni internazionaliste. Tutti e due prendono parte alla febbre rivoluzionaria. Arrivano gli eventi del 1905 e l’ondata dei pogroms non risparmia nessuno. Un certo numero di motivi sono simili a quelli del film Mabul: l’attentato contro il governatore, l’esecuzione del rivoluzionario, il pogrom. Ma mentre nel primo film la festa di Pasqua era stata soppressa su richiesta della censura, Contro la volontà dei padri aveva integrato quella scena. A differenza del film Mabul, che fu distribuito ma non è stato conservato, questo, proibito, è rimasto negli archivi, anche se incompleto.