Pierrot e Pierrette, fratello e sorella, vivono in un carrozzone con il nonno, ex direttore di circo. Per guadagnarsi da vivere, cantano per le strade. La loro vita trascorre felice, finché interviene una “dama di carità”, che vorrebbe rinchiudere il nonno in un ospizio e i bambini in un orfanotrofio. Pierrot e Pierrette fuggono e incappano in un mercante ambulante che li sfrutta. Dopo aver fatto fallire un furto rocambolesco, la dama di compagnia riconosce l’errore e, per la gioia di tutti, raccoglie nonno e nipotini a casa sua. “Louis Feuillade fu il più grande pioniere dell’arte cinematografica francese. In Pierrot Pierrette è approdato alla maturità, affermando appieno il suo talento” (Georges Sadoul). Roberto Tricarri ha composto per il film una nuova partitura: “Per colorare l’itinerario di questi due marmocchi di strada che alla buona educazione preferiscono il vagabondaggio, mi è parso naturale affidarmi a un organo di Barberia contemporaneo, che affondasse le sue radici nelle canzoni da strada e spiccasse il volo verso accenti, armonie e contrappunti inattesi. Poi, le volute di una chitarra cesellata da un discepolo di Django Reinhardt hanno aggiunto malizia, swing e leggerezza”.