PASSAGEN

Lisl Ponger


16mm. D.: 12’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Una donna, ferma accanto alla banchina di una nave passeggeri, guarda intensamente nel blu. Ricorderà per noi un arrivo a New York, una giovane coppia che cammina per Chinatown, le case sull’acqua di Shanghai e un gruppo di bambini elettrizzati che si raccoglie attorno a un viaggiatore con la misteriosa macchina fotografica. Accanto a queste immagini si sentono i suoni di terre lontane e, in parallelo, si apre il montaggio di ricordi e persone diverse. Gente che, a un certo punto della vita, è partita o è arrivata a Vienna involontariamente. […] Lils Ponger disegna una mappa immaginaria del XX secolo sulla quale vengono scolpite storie di emigrazione come solchi ormai consumati nella memoria occidentale. Le immagini, realizzate da turisti attenti, si svelano, in stretta relazione con la colonna sonora, come un viaggio post-coloniale. Un viaggio in quegli stessi paesi che molto tempo fa si sono aggregati nello spazio e nel tempo. Infine, le insegne al neon dell’“Hotel Edison” e del “Radio City” ci ricordano dell’origine di questa forma di appropriazione del mondo, del periodo delle grandi spedizioni, delle vetrine e dei passages aperti da Benjamin, e di quando i mezzi tecnici e di trasporto hanno alterato in modo radicale le percezioni dell’uomo moderno.

Christa Blümlinger

Copia proveniente da