ON THE BOWERY
Scen.: Richard Bagley, Mark Sufrin, Lionel Rogosin; F.: Richard Bagley; Mo.: Carl Lerner; Mu.: Charles Mills; Int.: Ray Salyer, Gorman Hendricks, Frank Matthews; Prod.: Lionel Rogosin Productions 35mm. L.: 1818 m. D.: 66’. Bn.
Scheda Film
Ma la grande sorpresa, la rivelazione della VII Mostra del film documentario e del cortometraggio [di Venezia] è stata On the Bowery (Stati Uniti), un film a soggetto diretto da Lionel Rogosin, giovane regista dalle notevoli capacità. Qui la macchina da presa nelle mani di Bagley (il regista di The Vigil), non cede alla tentazione di stilizzare, Rogosin la costringe a scrutare senza posa, implacabilmente, senza tema per la bruttezza umana, il selciato disseminato di cartacce, di rifiuti marci, sui quale vegetano, alcolizzati senza speranza, in questo settore dei tuguri newyorkesi, relitti del genere umano. Rogosin, per questo suo primo film, è vissuto con essi per sei mesi e ha fatto interpretare a queste creature della miseria semplicemente la squallida vita di tutti i giorni e ha saputo sorprendere, senza un dialogo prestabilito, quello che essi stessi volevano esprimere. Il film quindi parla con il loro linguaggio e non ha nulla di artificioso. L’azione si limita a un piccolo fatto: il caso fa arrivare un uomo nella Bowery, lì beve, perde denaro e valigia e incomincia ad andare alla deriva. Gli procurano denaro per fuggire da questo inferno: ma egli rimane e affonda sempre più. È un film coraggioso, dall’ottima fotografia, dalla sicu- ra regia e dal buon montaggio.
Lotte H. Eisner, Un uomo sulla Bowery, “Cinema Nuovo”, n. 89, 10 settembre 1956