Night Nurse

William A. Wellman

Sog.: dal romanzo omonimo di Grace Perkins. Scen.: Oliver H.P. Garrett. F.: Barney McGill. M .: Edward M. McDermott. Scgf.: Max Parker. Mus.: Leo F. Forbstein. Int.: Barbara Stanwyck (Lora Hart), Joan Blondell (Maloney), Ben Lyon (Mortie), Clark Gable (Nick), Blanche Frederici (Mrs. Maxwell), Charlotte Merriam (Mrs. Ritchey), Charles Winninger (Dr. Bell), Marcia Mae Jones (Nanny). Prod.: Warner Bros. Pictures, Inc. 
35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La solidarietà femminile si scontra con le difficoltà lavorative e la corruzione delle classi privilegiate in un buddy cop movie pre-codice Hays dove l’accoppiata di poliziotti è sostituita da due infermiere di notte che cercano di guadagnare qualche dollaro e di tenersi alla larga dai guai. Barbara Stanwyck e Joan Blondell stringono amicizia durante il tirocinio, e malgrado l’intreccio abbastanza serio e complesso il film non tradisce mai la forza e la semplicità di quel cameratismo, tanto che Wellman spesso interrompe l’azione per assaporare i tanti gesti con cui le due ragazze si proteggono a vicenda in un mondo patriarcale. La macchina da presa si concentra spesso sulle loro mani e su come, quando occorre, un’amica stringa quella dell’altra, cosa che accade durante un’impressionante operazione chirurgica. Questo legame e la forza che la Stanwyck ne trae tornano utili quando le ragazze devono occuparsi di due sorelline malate che si trovano in balia di un losco autista (un giovanissimo Clark Gable) intenzionato a ucciderle per impadronirsi dei loro fondi fiduciari.
Fu proprio questo film sull’amicizia a segnare l’inizio del legame di profondo affetto che unì per tutta la vita Barbara Stanwyck e il regista. Night Nurse fu la prima delle loro cinque collaborazioni, e i due parlavano spesso dell’immenso piacere di lavorare insieme. Nella prefazione a William A. Wellman di Frank Thompson, Stanwyck scrive: “Ecco una delle cose più belle che mi siano mai capitate: una scrittrice, Ella Smith, stava scrivendo un libro su di me e chiese [a Wellman] alcune frasi da inserire nel testo. Ne sono orgogliosa, e vi prego di portare pazienza se cito quelle parole. Le ho a casa, incorniciate. Quando Bill morì, Ella Smith mi regalò la citazione perché Bill l’aveva scritta a mano. Eccola: ‘In un’intervista, miss Stanwyck mi definì uno dei suoi registi preferiti e concluse dicendo: voglio bene a quell’uomo. Inutile dire che ne fui molto orgoglioso e che mi venne un groppo alla gola, cosa che non mi succede molto spesso. Barbara Stanwyck: voglio bene a quella ragazza. Firmato Bill Wellman’. E dunque, ancora una volta: mi manchi, Bill Wellman, ti voglio bene”. 

Gina Telaroli 

 

 

Copia proveniente da