NI LIV

Arne Skouen

[Nove vite] T. int.: Nine Lives. Sog.: dal romanzo We Die Alone di David Howarth. Scen.: Arne Skouen. F.: Ragnar Sørensen. Mus.: Gunnar Sønstevold. Int.: Jack Fjeldstad (Jan Baalsrud), Henny Moan (Agnes), Alf Malland (Martin), Joachim Holst-Jensen (Bestefar), Lydia Opøien (l’ostetrica), Edvard Drabløs (il maestro). Prod.: A/S Nordsjøfilm 35mm. D.: 96’. Bn. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Arne Skouen, nato 100 anni fa (1913- 2003), è un gigante del cinema norvegese. Scrittore e regista prolifico, seppe destreggiarsi tra cinema a teatro e fu anche un mordace giornalista per i due principali quotidiani norvegesi. Pubblicò romanzi, saggi e opere teatrali: nel 1932 debuttò come romanziere e sette anni dopo come drammaturgo. Durante la Seconda guerra mondiale prese parte alla resistenza, prima a Oslo (trasmettendo notizie agli alleati) e poi a Stoccolma, Londra e New York, dove lavorò come giornalista per le forze alleate dedicandosi anche all’attività di drammaturgo. Durante la guerra, a New York, guardò Alba tragica di Marcel Carné fino a conoscerlo a memoria. Molti suoi film rivelano tracce di questo capolavoro. Nei film di Skouen i protagonisti sono spesso in lotta con la loro psiche e la loro inadeguatezza, e nello scontro con gli avversari dipendono da forze che li sovrastano. Tra il 1949 e il 1969 Arne Skouen diresse diciassette film, quattro dei quali erano drammi ambientati durante la Seconda guerra mondiale.
Ni liv è tratto da un libro del 1955 di David Howarth, We Die Alone, che narra la vera storia di Jan Baalsrud, eroe della resistenza norvegese. Il gruppo di resistenti di Baalsrud viene sorpreso dai soldati tedeschi mentre tenta di portare di nascosto armi e rifornimenti nel nord della Norvegia. I suoi compagni vengono uccisi ma Baalsrud, ferito al piede, fugge a nuoto nelle gelide acque del fiordo. Inizia così il suo lungo viaggio verso il confine con la Svezia. Nella sua fuga il protagonista deve fare affidamento sulla solidarietà dei norvegesi. Il vero nemico svolge qui un ruolo secondario, perché l’eroe deve battersi soprattutto contro una natura spietata e i propri demoni interiori. Nel 1958 Ni liv fu in concorso al Festival di Cannes e venne candidato all’Oscar per il miglior film straniero.

Bent Bang-Hansen

Copia proveniente da