Nakayama Shichiri

Namio Ochiai

T. int.: Seven Miles to Nakayama [Sette miglia a Nakayama]. Sog.: Shin Hasegawa, Scen.: Namio Ochiai. F.: Henry Kotani. Su.: Toshio Narumi. Int.: Kodayu Ichikawa (Kawanami no Masakichi), Utako Haruno (Osan / Onaka), Komagoro Matsumoto (Tokunosuke), Kinshiro Matsumoto (Kyubei), Kenjiro Ishiyama (Buntaro), Shinzo Takeda (Kawanami no Kinzo), Koichiro Aoyama (Kawanami no Fujisuke), Tesshu Okuma (proprietario di Esashiya), Sonoko Fujima (Omatsu). Prod.: Mina Talkie (Omori) 35mm. D.: 42’ a 21 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Primo jidai-geki (film in costume) sonoro, il quarto film della Mina Talkie, imme­diatamente successivo a Paese natale, è tratto dal romanzo di uno scrittore molto popolare, Shin Hasegawa, che nel 1930 fu portato sullo schermo ben due volte. Questa versione sonora uscì il 4 dicem­bre, preceduta di sole due settimane da un film muto prodotto dalla Makino Pro­ductions e diretto da Kyotaro Namiki. Nel 1962 dallo stesso libro fu tratto un altro film, diretto da Kazuo Ikehiro, con l’ido­lo del pubblico Raizo Ichikawa nel ruolo principale.
Il titolo del romanzo e del film evoca un villaggio nel remoto e montagnoso distret­to di Hida, nell’attuale Prefettura di Gifu. È la storia della vendetta che segue allo stupro della fanciulla amata dal protago­nista, Osan. Lo stupratore viene ucciso ma la ragazza si toglie la vita, e il film de­scrive il tormento interiore del protagoni­sta, esacerbato dall’incontro con una gei­sha identica nell’aspetto all’amata morta. Una recensione uscita all’epoca su “Ki­nema Junpo” liquidò il film definendolo “incorreggibilmente poco cinematografi­co”, criticandone la regia e la recitazio­ne e definendo un'”ombra di se stesso” l’operatore Henry Kotani, un tempo cele­bre regista e direttore della fotografia. In quanto primo jidai-geki sonoro, il film ha comunque un interesse storico notevole.

Copia proveniente da

Questa copia si basa su un internegativo 35mm ritrovato presso il Gosfilmofond di Mosca e successivamente restaurato in Giappone. Unica versione superstite, è purtroppo priva di alcune scene della prima metà del film, in particolare quella dello stupro. Comincia con la scena in cui il protagonista compie la sua vendetta sul colpevole per saltare subito a quella in cui incontra la sosia dell’amata. La colonna sonora è stata sottoposta a riduzione del rumore