MOONFLEET

Fritz Lang


 

T.it.: “Il covo dei contrabbandieri”; Scen.: Jan Lustig, Margaret Fitts, dal romanzo omonimo di John Meade Falkner; F.: Robert Planck; M.: Albert Akst; Scgf.: Cedric Gibbons, Hans Peters; Cost.: Walter Plunkett; Mu.: Miklos Rozsa, Vincent Gomez (flamenco); Ass. R.: Sid Sidman; Int.: Stewart Granger (Jeremy Fox), George Sanders (Lord Ashwood), Joan Greenwood (Lady Ashwood), Viveca Lindfors (signora Minton), Jon Whiteley (John Mohune), Liliane Montevecchi (ballerina), Sean McClory (Elzevir Block), Melville Cooper (Felix Ratsey), Alan Napier (Parson Glennie), John Hoyt (magistrato Maskew), Donna Corcoran (Grace), Jack Elam (Damen), Dan Seymour (Hull), Ian Wolfe (Tewkesbury), Lester Matthews (maggiore Hennishaw), Skelton Knaggs (Jacob), Richard Hale (Starkhill), John Alderson (Greening), Ashley Cowan (Tomson), Frank Ferguson (vetturino), Booth Colman (capitano Stanhope), Peggy Maley (affittacamere); Prod.: John Houseman per Metro Goldwyn Mayer-Loew’s Incorporated; 35mm. D.: 87’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Perché ha girato questo film in CinemaScope? 


Ho dovuto farlo. È stata un’esperienza interessante. Ho scoperto com’è difficile lavorare con il CinemaScope. Quando avevamo il formato normale, ogni volta che volevamo mostrare un grattacielo o un albero, qualcosa di alto, eravamo sempre insoddisfatti – avremmo voluto uno schermo più alto. Ora, improvvisamente, arrivava qualcuno con lo schermo lungo. Se lei pensa ai dipinti famosi… io ne conosco soltanto uno con questo formato, ed è “L’ultima cena”. Ma il signor Zanuck era convinto di dover dare una risposta ai film tridimensionali, così nacque il CinemaScope. Secondo me il Vistavision era molto migliore.

Allora lei crede veramente, come ha detto ne Le Mépris, che il “CinemaScope va bene soltanto per i funerali e per i serpenti”.

Sì. Per esempio, era molto difficile riprendere qualcuno seduto a un tavolo, perché o non potevi mostrare il tavolo o la persona doveva stare troppo indietro rispetto al tavolo. E ti trovavi con degli spazi vuoti da entrambi i lati che dovevi riempire con qualcosa. Quando ci sono due persone puoi riempire lo schermo facendole camminare, facendogli prendere qualcosa da qualche parte, ecc. Ma quando hai soltanto una persona, c’è una grossa testa al centro dell’inquadratura mentre a destra e a sinistra non c’è niente.

Fritz Lang, intervistato da Peter Bogdanovich

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