MÉTAMORPHOSES DU PAPILLON
Prod.: Pathé 35mm. L.: 30 m. D.: 1’40’’ a 16 f/s. Col
Scheda Film
Altra creazione che contribuì alla popolarità di Loïe, Le papillon, viene anch’essa riadattata cinematograficamente dalle case di produzione più importanti. In questi film tutto concorre a (ri)generare uno dei miti della Belle Époque: la “femme papillon”, la donna-farfalla. La coreografia è incentrata sulla caratterizzazione di questo essere fantastico e sublime. L’ampio costume è alla base di questo processo, in esso si ricreano i colori e i disegni delle ali della farfalla. La figurazione è completata dal movimento combinato e ondeggiante del vestito e da quello leggiadro della danzatrice sulla scena. Intraducibile il termine “papillonisme”. Esso distingue l’utilizzo particolare della rappresentazione della farfalla, all’interno di una più ampia simbologia che richiama il mondo animale tipico del periodo del cinema primitivo e inserito spesso nelle vues à transformations e métamorphoses. Emblematico il film di Segundo de Chomón Les papillons japonais, in quanto racchiude congiuntamente la Serpentina e Le papillon.
Massimo Piovesana