MAN, WOMAN AND SIN

Monta Bell

Sog.: dal poema The Widow in the Bye Street (1912) di John Masefield. Scen.: Alice D.G. Miller, Monta Bell. F.: Percy Hilburn. M.: Blanche Sewell. Scgf.: Cedric Gibbons, Merrill Pye. Int.: John Gilbert (Al Whitcomb), Jeanne Eagles (Vera Worth), Gladys Brockwell (signora Whitcomb), Marc MacDermott (Bancroft), Philip Anderson (Al Whitcomb da bambino), Hayden Stevenson (reporter), Charles K. French (editore). Prod.: Metro- GoldwynMayer Pictures. DCP. D.: 73’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il regista Monta Bell, insieme alla sceneggiatrice Alice D. G. Miller, adattò la storia di Man, Woman and Sin dal poema narrativo The Widow in the Bye Street (1912) dell’autore inglese John Masefield, su richiesta dell’attore protagonista e co-regista non accreditato John Gilbert, aggirando così un Louis B. Mayer poco entusiasta dell’idea. Bell, navigato giornalista di Washington con un buon fiuto per le storie e figura chiave del gruppo teatrale della sua città, era stato nominato assistente alla regia presso i Chaplin Studios e consulente letterario per La donna di Parigi. Preso sotto l’ala di Walter Wanger alla Paramount, successivamente firmò un contratto con la MGM e diresse Greta Garbo nel primo film hollywoodiano di quest’ultima, Torrent. Il goffo e grandicello ragazzo dei giornali interpretato da Gilbert ha un’epifania sessuale nel momento d’ozio della pausa pranzo. Sfogliando le pagine del giornale incontra gli occhi bistrati di alcune ragazze dallo sguardo penetrante e dall’aria disponibile che improvvisamente stravolgono la vita del cocco di mamma.
Gladys Brockwell, a quel tempo impegnata in ruoli macabri più che materni, fu però qui elogiata da “Picture- Play” per aver interpretato “una madre comprensiva con tale forza e perspicacia da non dover più essere costretta a interpretare il ruolo della cattiva, a meno che non lo desideri”.
Il film è una delle poche apparizioni cinematografiche (saranno in tutto una decina) di Jeanne Eagels, attrice teatrale di successo. Divenuta famosa nel ruolo di Sadie Thompson in numerose repliche di Rain, rimasto in cartellone a Broadway per diversi anni, all’epoca delle riprese di Man, Woman and Sin abusava regolarmente di alcol e droghe, compresa l’eroina. Eagels interpreta Vera, la bella redattrice mondana che ha una relazione con il proprietario del giornale ma, da questi trascurata, rivolge le sue attenzioni all’entusiasta e inesperto Whitcomb interpretato da Gilbert, con conseguenze tragiche. A conti fatti, il film è di Eagels. Entro la fine del 1929 Brockwell ed Eagels avrebbero perso la vita, entrambe a meno di quarant’anni, rispettivamente in un incidente stradale e per overdose. Eagels ricevette la prima nomination postuma agli Oscar per la sua interpretazione in The Letter (1929).

Michelle Facey

Copia proveniente da

Scansionato in 4K da George Eastman Museum’s Film Preservation Services a partire da una copia master positiva 35mm. Con il sostegno di David Stenn