MALPERTUIS

Harry Kümel

Sog.: dal romanzo omonimo (1943) di Jean Ray. Scen.: Jean Ferry. F.: Gerry Fisher. M.: Richard Marden, Harry Kümel. Scgf.: Pierre Cadiou. Mus.: Georges Delerue. Int.: Orson Welles (Cassavius), Susan Hampshire (Nancy/Euryale/Alice/ Charlotte), Mathieu Carrière (Jan), Michel Bouquet (Charles Dideloo), Jean-Pierre Cassel (il prigioniero), Daniel Pilon (Mathias Crook), Walter Rilla (Eisengott), Dora van der Groen (Sylvie Dideloo), Charles Janssens (Philarette). Prod.: Paul Laffargue, Ritta Laffargue, Pierre Levie per Artemis Film, Les Productions Artistes Associés, Sofidoc, Societé d’Expansion du Spectacle S.A. DCP. D.: 125’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un film magico-realista riunisce gli dei caduti dall’Olimpo in una vecchia casa delle Fiandre. Alla fine del Diciannovesimo secolo un giovane marinaio di nome Jan perde conoscenza e si risveglia a Malpertuis, una strana villa in un quartiere dimenticato di una città portuale fiamminga. Qui suo zio Cassavius (interpretato da Orson Welles) colleziona animali impagliati e ospita enigmatici invitati. Cassavius sta morendo, con un’enorme fortuna da lasciare in eredità. Il suo misterioso testamento minaccia di trasformare tutti gli abitanti di Malpertuis in prigionieri.
Il film combina straordinarie componenti visive e poetiche con un cast brillante. Tratta dall’omonimo romanzo del prolifico scrittore belga Jean Ray, è un’opera elaborata e non convenzionale che sfuma i confini tra sogno e realtà ed esplora la complessità dell’identità, della memoria e della condizione umana.
Dopo l’uscita iniziale del film in inglese e la sua presentazione a Cannes nel 1972, il regista Harry Kümel, insoddisfatto, rimontò una versione olandese più lunga. Per il restauro sono stati utilizzati tre elementi. Originariamente la versione olandese era stata creata usando un internegativo derivato dalla versione inglese. Abbiamo optato per la scansione dei negativi di entrambe le versioni, olandese e inglese. Nel rullo 2 mancavano circa trenta secondi di negativo. Abbiamo fortunatamente rintracciato una copia di distribuzione rimasta intatta per oltre trent’anni e conservata come materiale d’archivio.

Bruno Mestdagh

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2023 da Cinémathèque royale de Belgique a partire dal negativo originale 35mm e dal sonoro magnetico originale. Grading supervisionato da Harry Kümel. Con il sostegno di “A Season of Classic Films”, un’iniziativa di ACE – Association des Cinémathèques Européennes, parte del programma MEDIA di Europa Creativa