Madamu To Nyobo

Heinosuke Gosho

T. int.: The Neighbor’s Wife and Mine [La vicina e la moglie]. Scen.: Komatsu Kitamura, Akira Fushimi. F.: Bunjiro Mizutani, Hitoshi Hoshino, Yoshio Yamada. Scgf.: Yoneichi Wakita. Mu.: Haruyasu Shimada. Su.: Takeo Tsuchihashi, Haruo Tsuchihashi. Int.: Atsushi Watanabe (Shibano Shinsaku), Kinuyo Tanaka (sua moglie), Mitsuko Ichimura (Teruko), Satoko Date (Madame), Dekao Yokoo (il pittore), Shinichi Himor (uomo sconosciuto), Takeshi Sakamoto (l’autista), Yukiko Inoue (la ragazza della porta accanto). Prod.: Shochiku (Kamata) 35mm. D.: 56’ a 24 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Realizzato alla Shochiku, fu il primo lungometraggio sonoro giapponese a ot­tenere sia l’esplicito elogio della critica che un vasto successo commerciale. Era un contributo al genere allora popolare del nansensu-eiga (‘cinema nonsense’), orientato prevalentemente verso una co­micità slapstick. L’innovativa valorizzazio­ne del nuovo mezzo espressivo, compreso un uso ingegnoso del suono fuori campo, contribuì a fargli ottenere il primo posto nella classifica dei migliori film dell’anno stilata dai critici di “Kinema Junpo”. È significativo che la trama ruoti attorno al suono, aspetto sottolineato dal titolo prov­visorio, Tonari no zatsuon [Il rumore della porta accanto]. Uno scrittore alle prese con un blocco creativo viene ulteriormen­te distratto da alcuni rumori, compresa la musica jazz che giunge da una casa vici­na, e cerca di farli cessare.
Benché Gosho si dedicasse alla regia dal 1925 e avesse già diretto trentotto film, questa è la sua prima opera a essere so­pravvissuta. Essa mostra il brio e la levità che caratterizzano i suoi film realizzati per la Shochiku durante gli anni Trenta, ma Arthur Nolletti Jr. loda anche “la solennità e il realismo” che permeano la commedia e la “sottile” descrizione di un matrimo­nio tradizionale giapponese.
Come in molti film giapponesi degli anni Trenta, la trama ruota attorno al contra­sto tra due donne: la moglie del protago­nista, schiva e vestita con il tradizionale kimono, e la moga, la ‘ragazza moderna’ occidentalizzata e provocante. Il contrasto è evidenziato nel titolo del film, con il ter­mine tradizionale nyobo (moglie) scritto in caratteri kanji, di origine cinese, mentre madamu (‘signora’) è scritto con il sillaba­rio katakana, usato per traslitterare parole straniere. Altro aspetto interessante, la moga è associata con il film sonoro, non solo attraverso il suo amore per il jazz ma anche attraverso un manifesto del film di Hollywood ‘integralmente parlato’ Mada­me X (1929) che si intravede su una pare­te. I due pezzi musicali del film, The Age of Speed e Speed Boy, evocano anch’essi la modernità e uscirono su disco in occa­sione del lancio del film.
Il film fu girato con il cosiddetto ‘sistema doppio’, che si contrapponeva al ‘sistema singolo’ utilizzato dalla Mina Talkie. Per registrare il suono separatamente dal­le immagini veniva usato un registratore ottico, ottenendo un negativo sonoro ol­tre a un negativo delle immagini. Questo procedimento era destinato a diventare la norma nella produzione cinematografica. Gosho seppe superarne i limiti, come la necessità di far eseguire la partitura del film durante le riprese da un’orchestra fuori campo. Il regista continuò a esplora­re le possibilità del sonoro in chiave comi­ca con due film successivi, Hanayome no negoto [La sposa parla nel sonno, 1933] e Hanamuko no negoto [Lo sposo parla nel sonno, 1935], anche se come molti suoi colleghi alternò fino alla metà degli anni Trenta film sonori e muti.

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