MACISTE

Romano Luigi Borgnetto, Vincenzo Denizot

F.: Augusto Battagliotti, Giovanni Tomatis; Sup. R.: Giovanni Pastrone; Int.: Bartolomeo Pagano (Maciste), Leone Papa (Ercole), Clementina Gay, Amelia Chellini, Didaco Chelli- ni; Prod.: Itala Film 35 mm. L.: 1350 m. D.: 65′ a 18 f/s. Virato, imbibito

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Fin dalla seconda apparizione (…) il ruolo del forzuto è già completamente trasformato. Come dimostra il titolo, ha guadagnato lo statuto di personaggio principale, è diventato autonomo e si è liberato da ogni condizionamento da una volontà esteriore (e superiore) alla sua. Sbarazzato degli orpelli del film storico, l’eroe della forza, interpretato da Bartolomeo Pagano, viene coinvolto in un’avventura contemporanea. Per sfuggire ai suoi loschi inseguitori, una ragazza perseguitata (la prima di una lunga serie di ereditiere che si succederanno nei film del forzuto) si rifugia in un cinema in cui si proietta Cabiria. Confidando sui muscoli di Maciste che ha visto in azione sullo schermo, si reca all’Itala-Film per chiedere al gigante buono di proteggerla contro il perfido tutore che vuole privarla dell’eredità.

Grazie a questa astuzia metalinguistica, la cornice (all’interno della quale il nostro forzuto veniva presentato in Maciste, in quanto personaggio di Cabiria) diventa lo spazio di un mondo possibile in cui l’eroe ha la facoltà di entrare (e di uscire): altri universi, oltre a quello reale, gli sono accessibili. In altri termini questo personaggio apertamente fittizio (si muove su uno schermo cinemato- grafico) è anche l’eroe che protegge la giovane e sfortunata ereditiera, un personaggio fuori dal comune, capace di portare il mito oltre i limiti del racconto dato. Un dispositivo che permette a Maciste di diventare un vero e proprio eroe mitico di massa, come succederà molto più tardi anche con Superman.

Monica Dall’Asta, Un cinéma musclé, Yellow Now, 1992

 

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A partire da un positivo nitrato conservato presso il Nederlands Filmmuseum, all’interno del progetto di valorizzazione e recupero dei film muti prodotti a Torino promosso dal Museo Nazionale del Cinema e dalla Cineteca di Bologna. La ricostruzione delle didascalie italiane è stata possibile grazie al visto di censura, ai quaderni di produzione e alle lastre fotografiche conservate presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino.