Maciste Innamorato
F.: Alvaro De Simone; Effetti speciali e trucchi: Segundo de Chomón; Int.: Bartolomeo Pagano (Maciste), Linda Moglia (Ada Thompson), Orlando Ricci (Sig. Thompson), Ruggero Capodaglio (Cavicchioni); Prod.: Itala-Film. 35mm. L. or.: 2005 m. L.: 1903 m. D.: 93’ a 18 f/s. Virato, imbibito.
Scheda Film
I rapporti tra Maciste e le donne sono sempre un po’ controversi. Il gigante, specie nei primi film della serie, non sembra troppo interessato al gentil sesso. Alla fine delle sue avventure di solito riconsegna senza rimpianti le fanciulle innocenti ai fidanzati legittimi, dedicandosi piuttosto ai piaceri del cibo e del vino. In questo film, tuttavia, si scopre per la prima volta improvvisamente innamorato. Lei è Ada, figlia di Thompson, industriale illuminato perseguitato da un concorrente senza scrupoli, Bethel. Questi prima si serve di un piccolo gruppo di agitatori per sobillare gli operai, poi tenta di colpire il rivale negli affetti rapendone la figlia. Ma non ha fatto i conti con Maciste.
In Maciste innamorato privato e politico si intrecciano, si alternano, si condizionano. Le immagini dello sciopero, in contrasto col tono paternalistico del film, hanno una potenza visiva quasi documentaria. Maciste, nuovo eroe popolare, precorre i tempi e si propone come idolo mediatico: puniti i sobillatori, basta che la folla riconosca in lui il divo del cinema per dimenticare le proprie rivendicazioni e portarlo in trionfo. L’immagine pubblica di Maciste sembra destinata a imporgli però la rinuncia alla vita affettiva e sessuale: in un finale insolitamente struggente, proprio mentre tutti lo celebrano durante un party esclusivo, scoprirà che la ragazza cui stava per dichiararsi si è appartata con un altro. Rientrato nella sua stanza, guardandosi allo specchio, prende coscienza dei limiti che la sua eccezionalità fisica gli impone e sospira: “D’altronde, essa ha ragione… s’è mai vista la gazzella a braccetto col pachiderma?”
Stella Dagna, Claudia Gianetto
Restaurato nel 2006 a partire da una copia nitrato con didascalie inglesi colorata con imbibizioni e viraggi, conservata dal BFI National Archive e da un negativo nitrato stampato da una copia lavoro d’epoca destinata al mercato francese, conservato presso la Cinémathèque Française. La ricostruzione delle didascalie italiane è avvenuta sulla base dei documenti d’epoca conservati presso il Museo Nazionale del Cinema. Le colorazioni sono state stabilite tramite il metodo Desmet.