LOVE AND THE DEVIL

Alexander Korda

Sc.: Josef Laszlo, Leo Birinski. F.: Lee Garmes. M.: John Rawlins. Didascalie: Paul Perez, Walter Anthony. In.: Milton Sills (Lord Dryan), Maria Corda (Giovanna), Ben Bard (Barotti), Nellie Bly Baker (Maid). P.: First National. 35mm. L.: 1900m. D.: 80’ a 22 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Con Night Watch e Love and the Devil, Korda ha continuato la sua carriera di regista di film difficilmente classificabili. Entrambi i film riguardano donne sposate che vengono scoperte in una stanza da letto con un uomo che non è il marito (la scoperta ‘da camera da letto’ ritorna in molti film hollywoodiani di Korda). In ciascun caso, si spara a qualcuno (che sia lo scopritore o l’uomo coinvolto) e la donna sventurata è capace, alla fine, di evitare ulteriori calamità attraverso il sacrifico di sé. Love and the devil, che è l’ultimo film muto di Korda, è importante anche come ultimo lavoro in cui diresse Maria Corda. Il matrimonio tra i Korda, del resto, aveva a lungo sofferto per la testardaggine dei due caratteri forti e ambiziosi. In una intervista del 1927, Maria chiarì che accettava la direzione di Alex solo dentro allo studio cinematografico, ma che riprendeva le redini una volta fuori dal set. ‘A casa… io sono la regista’, pare abbia detto”.

(Karol Kulik, Alexander Korda. The man who could work miracles, W. H. Allen, Londra 1975)

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