LOÏE FULLER

Prod.: Pathé 35mm. L.: 28 m. D.: 1’30’’ a 16 f/s. Col

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La Serpentina godeva all’epoca di un’enorme popolarità. Oltre alle personalissime interpretazioni di Little Tich (famoso nano da vaudeville dell’epoca) e Fregoli, rivediamo la danza nelle ambientazioni tipiche del cinema delle attrazioni: la fiera e il circo. Ammirevole l’interpretazione degli Chiens Savants, i cani addestrati protagonisti in molti film dell’epoca.

La danza era in generale un soggetto molto presente nei film del cinema primitivo. Questi spettacoli sono esempi dell’influenza che le coreografie di Loïe hanno avuto nell’ambito di questo genere. Da notare, il raffronto nel programma tra il balletto di Ballet Libella, che rappresenta il passato, e le più moderne coreografie che inseriscono, secondo il mutato gusto dell’epoca, veli e sciarpe. Un omaggio alla rivoluzione che la Fuller operò all’interno della danza accompagnandola nell’era moderna.

Massimo Piovesana

Copia proveniente da