L’HOMME QUE NOUS AIMONS LE PLUS

Raymond Vogel (o Victoria Mercanton)

Testo e voce: Paul Eluard; F.: André Dumaître; Mo.: Victoria Mercanton, Suzanne De Troye; Mu.: Jean Wiener; Dir. Prod.: Antoine Maestrati; Ass. R.: Anatole (Nat) Lilienstein, Gillo Pontecorvo, Claude Sautet; Prod.: P. C. F. 35mm. L.: 608 m. D.: 22’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Omaggio a Stalin. In occasione del settantesimo compleanno del “generalissimo Stalin”, dopo aver attraversato la Francia alcuni camion e camionette carichi di regali si dirigono verso Parigi dove, presso il centro J. Pierre Timbaud detto “la casa dei metalmeccanici”, vengono esposti tutti i regali che saranno inviati a Mosca. Quattro ricostruzioni illustrano l’attaccamento del “popolo di Francia” al “vincitore di Stalingrado” e all’“uomo della pace”: un contadino di Grigny manifesta la propria riconoscenza a Stalin per la liberazione del paese, un gruppo di operai della fabbrica Aubry (cantiere di Bonnenouvelle) applaude una dichiarazione che gli rende omaggio, gli operai di un’officina di Belleville realizzano gratuitamente un tornio in miniatura, una giovane madre raccoglie delle firme e scrive una lettera al dirigente sovietico (…) Questo film, proibito dalla censura, non ottenne il visto (commerciale o non commerciale). Premio per il cortometraggio al festival di Karlovy-Vary nel 1950. Secondo Victoria Mercanton, Georges Sadoul avrebbe fatto il découpage del film.

Association Ciné Archives

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