LES POUSSIÈRES
Scen.: Georges Franju. F.: Jacques Mercanton. M.: Roland Coste. Mus.: Jean Wiener. Int.: Georges Hubert (voce narrante). Prod.: Fred Orain per Armor Films. 35mm. D.: 22’. Bn.
Scheda Film
Sulle note di un valzer di Jean Wiener, una sequenza di montaggio presenta le polveri naturali in sospensione che ricoprono il mondo. Le polveri sono necessarie e nocive: quando l’uomo incorpora quelle della natura nelle proprie attività, esse gli si ritorcono contro. Il film si sofferma sulla più pericolosa, la silice, che anche a piccole dosi provoca una grave malattia polmonare, la silicosi. La sabbia creata a partire dai ciottoli in riva al mare è “utile all’industria [ma] pericolosa per l’uomo”. Nel 1954 il rimedio proposto dal committente del film, l’Institut national de la sécurité, è rendere obbligatorio l’uso della maschera di protezione, “che deve supplire alla protezione collettiva”, la quale resta indefinita. Quando lavorano la porcellana gli operai non hanno alcuna protezione. La loro attività disperde polveri “che le bocche d’areazione contendono agli alveoli polmonari”. L’uomo “può sentirsi bene ma la silicosi è già lì, rilevata dalla radiografia”. Nelle miniere di carbone i lavoratori si proteggono coprendosi il viso di talco, che li trasforma in occhi senza volto. La modernizzazione combatte ciò che essa stessa ha creato, dando forma a paesaggi che hanno il colore della polvere. Esplode una bomba atomica, e il commento conclude che le ricadute radioattive disperdono i loro aerosol in ogni direzione. “Il nostro futuro porta in sé questo cancro” (Freddy Buache).
Bernard Eisenschitz