LE SILENCE EST D’OR

René Clair

Scen.: René Clair. F.: Armand Thirard. M.: Louisette Hautecoeur, Henri Taverna. Scgf.: Léon Barsacq. Mus.: Georges Van Parys. Int.: Maurice Chevalier (Émile Clément), Marcelle Derrien (Madeleine), François Périe (Jacques), Dany Robin (Lucette), Raymond Cordy (lo sfregiato), Christiane Sertilange (Marinette), Robert Pizani (signor Duperrier). Prod.: Pathé Cinéma, RKO Radio Pictures. DCP. D.: 99’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

… forse il suo capolavoro

André Bazin

La scelta di René Clair s’impone quando, nella primavera del 1945, la Société Nouvelle Pathé-Cinéma conclude un accordo con la consociata RKO per la realizzazione di quattro film. L’ultimo miliardario è l’ultimo film girato dal regista in Francia prima della Seconda guerra mondiale, Le Silence est d’or il primo dopo il suo ritorno.
Romantico inno al cinema muto, viene girato negli studi Pathé di Francœur e di Joinville-le-Pont. Le riprese dovevano iniziare il 15 settembre 1945 ma inizieranno solo un anno più tardi per concludersi nel febbraio del 1947. Le infrastrutture in via di ammodernamento non sono subito disponibili e la lavorazione sarà spesso ostacolata anche dalle interruzioni della corrente elettrica.
Anticipando French Cancan di Renoir (1954), ma anche film come Un americano a Parigi (1951) e Casino de Paris (1957), la Parigi ricreata da Léon Barsacq diviene una città ideale sotto le ombre rassicuranti di Montmartre e del Moulin Rouge (icone dell’esportazione cinematografica oltreoceano nell’immediato dopoguerra). Nel 1945 Clair firma dapprima con la RKO, poi il progetto si concretizza con la Pathé. Il tema del film è così riassunto dal regista in una lettera: “L’epoca eroica del cinema francese, i primi studi, La Course à la perruque, ecc”. Epoca della quale è per certi versi l’allievo, e sulla quale il film posa uno sguardo malinconico ma anche esilarante.
Simbolo degli scambi franco-americani ma anche delle origini del cinema è la presenza beffarda di Maurice Chevalier, che interpreta un regista all’apice della carriera. Il film si incentra su questo personaggio, un pioniere degli albori del cinema, affascinante e protettivo nei confronti dei suoi collaboratori e della giovane Madeleine che viene a chiedere il suo aiuto. A partire da questo canovaccio si sviluppa un triangolo amoroso la cui configurazione riprende quella delle sceneggiature francesi degli anni Trenta (la differenza d’età della coppia, la tentazione incestuosa, la rinuncia all’amore); lo schema si rifà anche all’arte figurativa francese dal Cinquecento in poi: la donna, corteggiata da un uomo maturo, gli preferisce l’innamorato giovane.
Una versione del film, commentata in inglese da Maurice Chevalier e preceduta da una scena introduttiva, venne distribuita negli Stati Uniti con il titolo Man About Town, ma non riuscì mai a eguagliare il successo ottenuto in Francia. Fu probabilmente il suo insuccesso a decretare la fine delle coproduzioni Pathé-RKO.

Stéphanie Salmon e Lenny Borger

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2018 da Pathé grazie al sostegno di CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, a partire dal negativo immagine originale