LE BLANC ET LE NOIR

Robert Florey

R.: Robert Florey. Se.: Sacha Guitry. F.: Roger Hubert. M.: Philippe Parès, Georges Van Parys. In.: Raimu (Marcel Desnoyers), Suzanne Dantès (Marguerite Desnoyers), Irène Wells (Peggy), Pauline Carton (Mary), Charlotte Clasis (Mme Massicaut), Monette Dinay (Joséphine), Femandel (il groom). P.: Etablissements Braunberger-Richebé. D.: 107’. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Commedia degli equivoci, brillante e corrosiva, Le blanc et le noir si regge su una gag assolutamente sonora: la protagonista decide di tradire il marito con un cantante che non ha mai visto, ma la cui voce sale dalla hall dell’hotel fino alla sua stanza, Per non farsi riconoscere lo circuisce al buio, per scoprire, solo nove mesi più tardi, che il cantante era negro. Per evitare lo scandalo, moglie e marito ritroveranno il perduto amore.

Le blanc et le noir è il primo film sonoro basato su di una pièce di Sacha Guitry, il cui humour permea ogni scena del film. In quegli stessi anni l’autore teatrale francese così scriveva dell’avvento del Cinéma parlant: “A teatro il pubblico ammette di annoiarsi per lunghi minuti. Al cinema, appena si annoia, si arrabbia e non appena si arrabbia, cerca di divertirsi allora comincia a parlottare, e, siccome quello che  sa gli sembrerà sempre più divertente di quel che dicono gli attori, inizierà a pensate ad alta voce e siccome gli altoparlanti si esprimono con forza, parlerà molto forte – e siccome è nell’oscurità, urlerà quello che pensa, e lo dirà con grande coraggio, visto che gli attori non possono né interrompersi, né rispondergli.

E sapete perché quello che dirà saranno cose simpatiche, che faranno ridere i vicini e che non saranno biasimate? Per un solo motivo, perché il testo utilizzato nei film parlanti non è quasi mai rispettabile, cioè letterario.” (Petit Carnet rouge de Sacha,  Bravo, n. 25, gennaio 1931)

 

Le Blanc et le Noir era il titolo del nuovo progetto di Braunberger. il produttore aveva ormai completato la ristrutturazione degli studi di Billancourt, ma Florey notò con disappunto che il sistema sonoro Westem Electric di cui lo studio era stato dotato era già superato da quello che egli aveva appena visto all’Astoria. […] Le Blanc et le Noir, basato sull’opera teatrale di Sacha Guitzy, venne scritto usando uno stile teatrale e una struttura in quattro atti. “Le ore trascorse in compagnia di Guitry – ricorda Florey – mentre preparavamo la sceneggiatura, furono per me preziose . Sebbene Le Blanc et le Noir sia uno dei pochi film scritti ma non diretti da Guitry, Florey rimase molto “impressionato dalle idee di Guitty sulla regia”.

Tuttavia, per Florey, le riprese del film non furono molto piacevoli. Richebé (il socio del produttore Braunberger) entrò immediatamente in disaccordo con lui e cominciò ad interferire regolarmente nella produzione. […] Contemporaneamente, Florey fu costretto, dal fallimento di Braunberger, a pagargli molte migliaia di franchi […]. Sopportò questa duplice pressione per settimane e infine, due giorni prima di terminare le riprese, si rifiutò di proseguire oltre se non avesse prima ricevuto almeno una parte del suo compenso.

Per tutta risposta Richebé escluse Florey dalla produzione e chiese al suo primo assistente, Marc Allegret, di completare il film. Braunberger allora tentò di accreditare alla regia il solo Allegret e di rimuovere del tutto il nome di Florey. Sebbene Braunberger e Richebé alla fine decisero di menzionare Allegret solo per la “direzione artistica”, molte fonti – ancora oggi – indicano erroneamente Florey e Allegret come co-registi di Le Blanc et le Noir. (Brian Taves, Robert Florey, The French Expressionist, Metuchen, N.J. & London, The Scarecrow Press, Inc., 1987.)

 

Una curiosità: Fernandel fa, in questo film, la sua prima apparizione cinematografica (ed è già formidabile?).

Copia proveniente da