Laughter

Harry d’Abbadie d’Arrast

Trad. let.: Ridere; Sog.: Harry d’Abbadie d’Arrast, Douglas Z. Doty; Scen.: Harry d’Abbadie d’Arrast, Douglas Z. Doty, Herman J. Mankiewicz, Donald Ogden Stewart; F.: George J. Folsey; Mo.: Helene Turner; Mu.: Vernon Duke, Frank Tours; Su.: Ernest Zatorsky; Int.: Nancy Carroll (Peggy Gibson), Fredric March (Paul Lockridge), Frank Morgan (C. Morton Gibson), Glenn Anders (Ralph Le Sainte), Diane Ellis (Marjorie Gibson), Leonard Carey (Benham, il maggiordomo), Ollie Burgoyne (Pearl), Eric Blore, Charles Halton; Prod.: Monta Bell per Paramount Pictures; Pri. pro.: 25 settembre 1930 35mm. D.: 85’. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Già membro degli Algonquin Wits, un gruppo di sofisticati intellettuali che si riuniva nell’Algonquin Hotel di Manhattan, nonché compagnodi Hemingway nelle sue scorribande spagnole nella zona di Pamplona, Donald Ogden Stewart seppe descrivere dall’interno la vita dei ricchi viziati (come testimoniano sia il cinico e celebre racconto The Secret of Success, sia le sue sceneggiature per McCarey, Lubitsch e, soprattutto, Cukor). Negli anni Trenta si avvicinò a posizioni politiche radicali (cosa che gli valse un posto nella black list di McCarthy e quindi l’esilio) grazie a Ella Winter, la vedova di Lincoln Steffens. Ma le radici del suo scontento sono già visibili nella sceneggiatura di Laughter, il primo film sonoro di d’Arrast, prodotto da Herman J. Mankiewicz, una commedia amara che ebbe una qualche fortuna critica, ma nessun riscontro commerciale. D’Arrast (1897-1968), un aristocratico francese di origine basca, nato a Buenos Aires e morto a Montecarlo, proveniva da una famiglia agiata. Cosa che lo distingue evidentemente da Chaplin o da Lubitsch. Gli attori principali sono Glenn Anders, che più tardi sarebbe stato Grisby ne La signora di Shanghai, Nancy Carroll, Fredric March, Frank Morgan e Diane Ellis (in un ruolo pensato originariamente per Carole Lombard).

Jonathan Rosenbaum

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