L’ASSALTO FATALE

Gerolamo Lo Savio

Sog., Scen.: Gerolamo Lo Savio, Ugo Falena. Int.: Agesilao Greco (Guido), Paola Monti (Regina D’Arnano), Ettore Berti (il banchiere Dorsani). Prod.: Film d’Arte Italiana. 35mm. L.: 730 m. D.: 34’ a 16 f/s. Bn. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La Film d’Arte Italiana, benché chiamata quasi per statuto a ispirarsi al fior fiore della letteratura e del teatro, si fa apprezzare soprattutto per le sue frequenti incursioni nel genere drammatico, in film che dimostrano una godibile schiettezza narrativa e una forte propensione al colpo di scena finale. Buttandola un po’ sullo scherzo, potremmo chiamarli solidi e onesti prodotti di genere. In questo caso, realizzato da Lo Savio e Falena, i due più prolifici creatori della Casa, si aggiunge una scaltrezza produttiva di prim’ordine: ingaggiare in uno dei ruoli principali nientemeno che Agesilao Greco. Il nome, oggi, ai più dirà poco o niente. Chi invece mastica di scherma, sa che ci troviamo di fronte a una delle stelle più celebrate della disciplina, campione imbattibile a livello internazionale, teorico che accompagna lo sport nella modernità, inventore di un colpo infallibile in grado di disarmare puntualmente l’avversario. Sarà la sua unica apparizione sullo schermo. Interpreta un pittore che si innamora di una contessina ma è costretto a ritirarsi con la coda fra le gambe quando lei, suo malgrado, deve concedersi in moglie al banchiere che minaccia altrimenti di portare l’indebitato casato alla rovina. Superati i giardini fronzuti e i salottini convenzionali, arriviamo finalmente alla sala d’armi, dove i rivali in amore si sfidano a fil di lama, in un subdolo e crudele gioco al massacro. Non siamo abbastanza competenti da soffermarci sulle destrezze tecniche che Greco mette in gioco nel finale (gli esperti in materia ci sapranno dire), ma l’effetto è pur sempre elettrizzante.

Andrea Meneghelli

Copia proveniente da

Restaurato nel 1997 da Cineteca di Bologna a partire dal negativo camera originale nitrato, senza didascalie, ritrovato alla Cinémathèque française