Il catalogo Gaumont, nel promuovere questo film, evoca l’attualità del conflitto italo-turco che sferzava in quel momento la regione. Le immagini lo ignorano con una sorta di sdegno sublime, quasi volessero anteporre la bellezza e la dignità ancestrali alle tragiche meschinità dei giochi di potere. È un itinerario stupendo tra oasi punteggiate di pozzi artesiani, moschee, abitazioni che si infilano nel sottosuolo, produzione artigianale dell’olio d’oliva, costruzioni fiabesche poi copiate sul pianeta Tatooine.

Andrea Meneghelli