La Rabbia 1, La Rabbia 2, La Rabbia 3… L’arabia

Tatti Sanguineti

Int.: Fabio Carapezza Guttuso, Carlo Di Carlo, Massimo D’alema, Ugo Gregoretti, Alberto Guareschi, Claudio Quarantotto; Prod.: Livingstone / Raro Video; Beta Sp. D: 69′.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Questo documentario scandaglia ricostruisce e confonde alcuni insondabili misteri della vita quasi semisecolare di un film più unico che raro. Un po’ movie movie, un po’ mondo movie, un po’ home movie. Poema e collage. Saggio e vignette. La voce di Guttuso e di Bassani contro la voce di Fernandel e di Jerry Lewis.

La rabbia 1 è Pasolini che, sperimentale e incauto, accetta la propo­sta di un editore di cinegiornali anticomunisti da tanto al chilo di rac­contare la fine della seconda guerra, il pericolo di una terza, il crollo del colonialismo, la crisi del realismo socialista, la morte di Marilyn, il volo di Titov.

(Questo film fu montato, bocciato, dimezzato al momento dell’inci­sione delle voci, ma ne rimane la sceneggiatura.)

La rabbia 2 è il recupero di metà del primo montato con in più l’in­venzione di un ring, una “Tribuna Ideologica” come alla tivù non si potrà mai fare, dove PPP vien fatto litigare con un uomo lontano cen­tomila miglia da lui. Un rancoroso polemista monarchico infardato e quasi a pezzi, un orso ancora più pericolo­so perché rimasto solo e scaricato da tutti: Giovannino Guareschi. (Questo film orfano del suo colore circolò per pochi giorni, fu detestato dalla sinistra e sparì per motivi che a tutt’oggi rimangono oscuri ed indecifrabili e tali rimarranno per sempre.)

La rabbia 3 è fra la fuga di PPP e l’incazzatura di GG il vano tentativo di Ugo Gregoretti per conto della committenza di rinverdire il cine-match facendo incontrare di persona due uomini che si erano solo sfiorati in un corridoio fra due moviole.

(Questo film è abortito e di esso esistono solo due fogli di carta dattiloscritta di propo­ste al produttore e un po’ di lettere a Guareschi che aspetta dei soldi.)

L’Arabia è il titolo strafalcionico sulle pizze che permise al negativo de La rabbia di perdersi per quarant’anni e passa e di ritrovare oggi il rosso di Renato Guttuso che nessuno aveva visto mai.

Io complico le cose frugando fra archivi complici e meno complici, avanzando ipotesi e scoprendo forse verità clamorose.

Tatti Sanguineti

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