LA PREMIÈRE NUIT

Georges Franju

Sog.: Marianne Oswald. Scen.: Marianne Oswald, Remo Forlani. Scen.: Georges Franju. F.: Eugen Schüfftan. M.: Henri Colpi, Jasmine Chasney. Mus.: Georges Delerue. Int.: Pierre Devis (il ragazzo), Lisbeth Persson (la bambina). Prod.: Anatole Dauman, Sammy Halfon, Phillippe Lifchitz per Argos Films. 35mm. D.: 23’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Basta un po’ d’immaginazione perché i nostri gesti più banali assumano all’improvviso un significato inquietante… Perché lo scenario della nostra vita quotidiana generi un mondo fantastico. Sta a ciascuno di noi svegliare i mostri e le fate. Il film è dedicato a tutti coloro che non hanno rinnegato la propria infanzia e che a dieci anni hanno scoperto nello stesso tempo l’amore e la separazione.

Boileau-Narcejac, esergo del film

 

Tutti i documentari di Franju contengono una forte componente di finzione e spesso parti recitate. Ma il suo ultimo corto prima di passare al lungometraggio è per la prima volta una finzione a tutti gli effetti, tratta da una sceneggiatura della cantante Marianne Oswald e dell’eclettico scrittore Remo Forlani. La Première nuit è la storia di una scoperta della libertà. All’uscita dal liceo un ragazzo dei quartieri alti sfugge alle regole quotidiane e all’autista che lo attende e si immerge in un altro mondo: il metrò, con le sue folle e i suoi deserti, le sue architetture fantastiche, i suoi incontri improbabili. Franju, che nel 1937 aveva scritto il pionieristico saggio Notes sur le style de Fritz Lang, trasfigura questo universo sotterraneo facendo appello a un altro mago della luce e dell’ombra, Eugen Schüfftan, che fotograferà anche La Tête contre les murs e Les Yeux sans visage. È anche un sogno di cinema, che è stato paragonato all’attraversamento dello schermo in Sherlock Jr. di Buster Keaton.

Bernard Eisenschitz

Copia proveniente da

per concessione di Argos Films