LA PASSION DE JEANNE D’ARC
Ass.R.: Holm e Dr Martof. Sc.: Carl Th.Dreyer e Joseph Delteil. Consigliere storico: Pierre Champion.F.:Rudolf Maté e Goesta Kottula. Scgf.: Jean-Victor Hugo e Hermann Warm. Cost.: Valentine Hugo. In.: Renée Falconetti (Jeanne), Eugène Silvain (Vescovo Cauchon), Louis Ravet (Jean Beaupère), Andrè Berley (Jean d’Estivet), Maurice Schutz (Nicolas Loyseleur), Antonin Artaud (Jean Massieu), Jean Ayme (un monaco), Fournez-Goffard (Jean Alespée), Michel Simon (Jean Lemaître), Jean d’Yd (Guillaume Evrard), Jacques Arnna (Thomas de Courcelles). P.:Société Générale de Films (Omnium-Films). L.O.: 2200 mt. D.: 90’. 35 mm.
Scheda Film
La Passion de Jeanne d’Arc di Carl Dreyer fu rappresentata per la prima volta nell’aprile del 1928 a Copenhagen e circa una settimana più tardi a Parigi. Non si conosce la musica che accompagnò la prima proiezione danese, ma per la proiezione parigina essa fu composta da due musicisti francesi, Leo Pouget e Victor Alix (essi avevano collaborato lo stesso anno componendo la partitura di un altro film, Shéhèrazade di Alexandre Volkoff). Per ragioni che non si conoscono, una partitura per piano e canto e quattro parti per strumenti a corda della composizione furono pubblicate non da un’editore francese, bensì da una Casa americana, l’Editions Musicales Sam Fox di Cleveland e Parigi, e furono depositate per il copyright alla Library of Congress (attualmente è conservata alla Bibliotheque Nationale soltanto la partitura per piano e canto).
Nella proiezione di Parigi del 1928 il film fu censurato: i tagli riguardavano la scena del salasso e alcuni altri brevi frammenti anticlericali, circa cinque minuti in tutto. Di conseguenza la partitura pubblicata, relativa alla proiezione parigina, non comprende la musica di queste parti mancanti, presenti invece nella copia danese che ha poi normalmente circolato (per coprire le parti mancanti vengono ripetuti alcuni brani della partitura).
Al contrario di molte partiture dell’epoca del muto, che sono divise in numerose brevi sezioni, i 90 minuti di composizione di Leo Pouget e Victor Alix sono divisi in 13 parti principali, che sottolineano il carattere, esplicito o implicito, di ognuna delle principali sequenze strutturali del film. La composizione è scritta nello stile pseudo-gotico della musica drammatica francese di fine ottocento (molte quinte aperte negli accordi e formule di cadenza armonica in stile gotico). Sono presenti molte belle melodie e molti motivi ritmici e melodici ben scelti a complemento delle immagini sullo schermo. Ad esempio, all’inizio del film, quando i giudici della corte clericale bisbigliano uno nelle orecchie dell’altro, il ritmo della musica suggerisce il passaggio di informazioni da un personaggio all’altro. La scena (chiamata “Grotesque” nella partitura) in cui i carcerieri tormentano Jeanne è accompagnata da un incalzante motivo del basso, ripreso dal soprano, che sottolinea i colpi che i carcerieri infliggono a Jeanne, ed è seguito da una dolce melodia che accompagna l’intervento di Artaud, mentre sottrae Jeanne alla crudeltà dei carcerieri. Ancora, nella scena in cui a Jeanne vengono tagliati i capelli, la musica sottolinea l’avvenimento e contemporaneamente l’atmosfera esterna. Ma ancor più della parte strumentale, è la parte vocale che fa di questa composizione qualcosa di particolare e, al tempo stesso, caratteristico della sua epoca. […] Particolarmente se eseguita con grande orchestra, solisti e coro (come avvenne per la prima proiezione), questa partitura rientra pienamente nella tradizione drammatica dell’epoca romantica, cosa che a molti sembra antitetica all’intimità senza tempo delle immagini del film, quasi tutti primi piani. Probabilmente chi è abituato a La Passion di Jeanne d’Arc in versione muta troverà questo accompagnamento tardo-romantico inadatto allo stile del film (Dreyer stesso ha confessato a Eileen Bowser del MoMA di preferire il film senza accompagnamento musicale). Tuttavia, chi non ha mai visto il film lo troverà forse molto più accessibile proprio grazie a questo accompagnamento romantico. Questa esecuzione è adattata per piano, organo/sintetizzatore, due violini, violoncello, contrabbasso e sei cantanti: speriamo di avvicinarci così all’intimità dei primi piani del film.
(Gillian Anderson)