LA MONTAGNE INFIDÈLE

Jean Epstein

F.: Paul Guichard, Léon Donnot. Prod.: Pathé Consortium Cinéma. DCP. D.: 24’

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il 22 giugno 1923, a soli cinque giorni dall’inizio di una violenta eruzione vulcanica in Sicilia, Jean Epstein e gli operatori Paul Guichard e Léon Donnot andarono incontro al vulcano. Il risultato è La Montagne infidèle, un documentario in cui l’autore sviluppa l’interesse per le scene reali che dominerà la sua filmografia a partire dagli anni Trenta e che qui assume la forma del cataclisma e dello straordinario.
Nel 1926, questa esperienza viene trascritta nel libro Le Cinématographe vu de l’Etna, uno degli scritti fondamentali del pensiero teorico di Epstein. Il testo è sia una riflessione speculativa sui poteri del cinema (come il suo animismo o la sua capacità di farci dubitare della nostra identità) sia un resoconto letterario delle riprese. “Per me il luogo in cui pensare alla più amata macchina vivente era quella zona di morte quasi assoluta che si estendeva per uno o due chilometri attorno ai primi crateri”.
La copia recuperata è una versione di distribuzione Pathé Kok 28mm imbibita e con sottotitoli in spagnolo, distribuita da Vilaseca e Ledesma, rappresentanti di Pathé in Spagna a Barcellona, e proviene dalla collezione Pere Tresserra della Filmoteca de Cataluña, che ne ha effettuato il restauro tra il 2021 e il 2022 (rapporto di restauro su repositori.filmoteca.cat).

Rosa Cardona e Daniel Pitarch

Copia proveniente da

Restaurato in 4K nel 2022 da Filmoteca de Catalunya presso il laboratorio Centre de Conservació i restauració