LA FÊTE ESPAGNOLE

Germaine Dulac

Scen.: Louis Delluc; F.: Paul Parguel; Int.: Eve Francis (Soledad), Gaston Modot (Réal), Jean Toulout (Miguelan), Anna Gray (la vecchia Paguien); Prod.: Louis Nalpas 35mm. L.o.: 1671 m. L.: 170 m. D.: 8′ a 18 f/s. Bn. Virato e imbibito / Tinted and toned.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La Fête espagnole fu ritenuto dallo storico Georges Sadoul il film che lanciò la prima avanguardia cinematografica francese, il movimento impressionista. Sebbene gran parte del film oggi si creda perduta, questo collage di due o tre brevi estratti con- ferma la presenza di ambientazioni in esterni, di recitazione naturale e, come osservò Jean Epstein, di una riflessione sul movimento e sul ritmo, elementi chiave dell’approccio cinematografico della Dulac. Nel film originale, i due protagonisti maschili lottano fino alla morte per conquistare Soledad, un’eroina bella, sensuale e sicura di sé, che incurante del duello se ne va con un terzo uomo. Come La Cigarette, anche questo film riflette la crisi maschile del dopoguerra e la distanza tra la visione maschile della guerra e quella femminile. L’indifferenza di Soledad è il miglior commento sulla libertà della donna e sulla ricerca di una gratificazione personale dopo gli orrori della guerra.

Tami Williams

 

Copia proveniente da

con permesso di Marc Sandberg