La predilezione di Emilie Sannom per le acrobazie da brivido e le prodezze rocambolesche le valse a un certo punto il titolo di “scavezzacollo numero uno della Danimarca”. A partire dal 1909 l’attrice e acrobata danese si esibì in circa ottantacinque film, l’ultimo dei quali, La fanciulla dell’aria, uscì nel 1923. Il film fu prodotto in Italia da Alfred Lind, connazionale di Sannom, e come la maggior parte dei film da lei interpretati è oggi considerato perduto. Tutto ciò che ne rimane è un breve frammento contenuto nella compilation intitolata Filmens Vovehals (disponibile online sul sito del Danske Filminstitut). Sebbene le riprese aeree in cui Sannom si lancia con il paracadute da un biplano su un campanile appaiano spettacolari e financo esaltanti, la consapevolezza del tragico destino della protagonista le rende toccanti. Sannom trovò infatti la morte il 30 agosto 1931, un mese prima di compiere quarantacinque anni, mentre eseguiva un’acrobazia aerea di questo tipo nella città balneare danese di Grenaa, quando il suo paracadute non si aprì.

Oliver Hanley