Kult Ciala
T. It. Il Culto Della Carne; T. Fr.: Le Culte De La Chair; Sog.: Dall’omonimo Romanzo Di Mieczyslaw Srokowski; Scen.: Anatol Stern, Stefan (Steve) Székély; F.: Hans Theyer, Akos Farkas; Scgf.: Boris Bilinski, Pawel (Paul) Minime; Sculture: Stanislaw Roman Lewandowski; Dir. Prod.: Josef Rosen; Mu.: Szymon Laks; Coreogr.: The Marquita Sisters; Int.: Victor Varconyi (Varconi) (Czeslaw/Marcel Dworski), Agnes Petersen-Mozzuchinowa (Hanka Zlotopolska/Annie), Fryderyk Delius (Barone Stumberg/Michel), Krystyna Ankwicz (Lina, Modella), Eugeniusz Bodo (Franciszek, Assistente Czeslaw/Frantois), Pawel Orwerkko (Zahorski, Presidènte Della Mostra), The Marquita Sisters – Casino De Paris; Prod.: D.H. Juliu-Sz Zagrodzki Pour Monopole-Fidex; 35mm. L.: 2493 M. D.: 70′ A 20 F/S. Bn.
Scheda Film
Non sapremo probabilmente mai come il venticinquenne Michal Waszynski, che aveva all’attivo un unico film, si sia visto affidare la regia di questa co-produzione austro-polacca, apparentemente ambiziosa, girata a Vienna e a Budapest. Fa prova di una bella maestria, anche se lo si può rimproverare di avere preso sul serio un intrigo ai limiti del ridicolo. Il film fu premiato al festival di Nizza nel 1930. È generalmente dimenticato nella filmografia di Victor Varconi. È soprattutto rimasto nella memoria come il primo film sonoro polacco. Era accompagnato da una composizione di Szymon Laks registrata su dischi a Parigi e sincronizzata secondo il procedimento Survox. La copia ritrovata da un venditore ambulante di Petit Rechain (Belgio) aveva eccezionalmente conservato i titoli di testa completi, che contengono preziose informazioni sia sul film stesso che sul suo sfruttamento in Belgio. La copia è stata controtipata nel 1985.
Jean Marie Buchet, Cinémathèque Royale de Belgique