KÖRKARLEN
T. it.: “Il carretto fantasma”; Scen.: Victor Sjöström, dal romanzo di Selma Lagerlöf; Scgf.: Alexander Bako, Axel Esbensen; F.: J. Julius (Julius Jaenzon); Op.: Carl-Axel Söderström; Ass. R.: Arthur Engborg; Int.: Victor Sjöström (David Holm), Hilda Borgström (Mrs Holm), Tore Svennberg (Georges), Astrid Holm (Edit), Lisa Lundholm (Maria), Tor Weijden (Gustafsson), Concordia Selander (madre di Edith), Einar Axelsson (fratello di David), Nils Arehn (cappellano della prigione), Simon Lindstrand, Nils Elffors (compagni di David), Olof Ås, Algot Gunnarsson, Hildur Lithman, John Ekman, Josua Bengtsson, Emmy Albiin, Mona Geijer Falkner, Anna Lisa Baude; Prod.: Svensk Filmindustri; 35mm. L. or.: 2126 m. L.: 1937 m. D.: 106’ a 16 f/s. Col.
Scheda Film
Essendo forse il più famoso di tutti i film muti svedesi, Körkarlen è stato oggetto di svariati restauri. Verso la fine degli anni ’60, è stato realizzato un duplicato negativo in bianco e nero a partire da una copia nitrato imbibita, e da questo negativo sono state generate tutte le successive stampe. Nel marzo del 2003, è stata realizzata una nuova copia imbibita utilizzando il metodo Desmet, che conferisce un miglior contrasto alle immagini rispetto alle copie precedenti.
Notte di Capodanno. La gamma delle delusioni e delle speranze della vita si polarizza in un breve istante. Gli ubriaconi nel cimitero. Il passato comincia a muoversi nella mente degli individui. In sovrimpressione vediamo il mare, l’affogato, il carretto della morte che viene a recuperare i corpi; sullo sfondo la “Comare secca” solleva la sua ombra, il corpo resta sul fondo del mare: nelle immagini c’è qualcosa di veramente soprannaturale, c’è della poesia figurativa, l’elemento più enorme e sorprendente del film. La fantasia non è un solo un barlume o un trucco, ma un fatto radicato nelle fondamenta del mondo reale.
Peter von Bagh
Partitura scritta da Matti Bye, eseguita dal vivo da: Lotta Johansson (violino elettrico, sega armonica), Matti Bye (piano, sampler, glockenspiel), Andreas Edlund (clarinetto e uno strumento folk svedese chiamato vevlira), Daniel Bingert (basso elettrico, sampler e percussioni), Pelle Halvarsson (violoncello elettrico)