Kiriki, Acrobates Japonais

Segundo De Chomon

Sog., F. E Trucchi: Segundo De Chomón; Prod.: Pathé; 35mm. L.: 65 M. D.: 3’30” A 16 F/S. Pochoir

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Ci siamo abituati da tempo al fatto che la gente (anche amici molto colti, anche specialisti di cinema) non abbia nessun rap­porto con il cinema precedente al 1914 (o al 1920). Mentre stia­mo leggendo nei loro pensieri – questi pezzettini primitivi senza interesse che si dimenano prima che arrivi il vero cinema – pro­viamo a giocare la nostra carta vincente: “E mai i film furono così ricchi di colori come allora!” Abbiamo scoperto i film e i loro colori quasi vent’anni fa, grazie al lavoro pionieristico del Nederlands Filmmuseum, che ebbe, per primo, in maniera sistematica uno sguardo attento all’estetica e alla sperimenta­zione delle produzioni antecedenti il 1920. Questo approccio ha liberato i film dalla funzione di essere meri documenti del cine­ma delle origini o di essere precursori di qualcosa che sarebbe poi avvenuto. Invece, li faceva apparire e funzionare nel presen­te come un avvenimento, un’esperienza visiva. Ci ha consenti­to di osservarli in modo nuovo, come un’esperienza visiva del nostro presente, accostandoci veramente al senso di un cine­ma sperimentale.

Esiste una correlazione abbastanza evidente tra i procedimenti di colorizzazione e i generi di produzione, cioè le scènes comiques e le scènes d’arts et d’industries erano quasi sempre in bianco e nero, mentre viraggio e imbibizione erano usati per le scènes dramatiquesScènes à trucs e féeries et contes erano i generi della policromia, prima colorati a mano (la fiamma, il seg­no delle apparizioni!), poi a pochoir. Le féeries, un genere per bambini, furono fin dai primordi (Aladin et la lampe merveilleu– se di 230m, 1900) e ancora nel 1907 – Légende de Polichinelle di 410m – i film piu lunghi e sfarzosi di tutti, vennero assorbite dal film in costume per adulti, colorato ugualmente a pochoir. Il procedimento pochoir era complicato e costoso. Nel periodo di passaggio alla produzione di massa (dal 1906 al 1908), la Pat­hé sviluppò un procedimento pochoir meccanizzato, il Pathé-color.

Mariann Lewinsky

 

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