KID BOOTS
Sog.: dall’omonimo musical di William Anthony McGuire e Otto Harbach. Scen.: Tom Gibson. F.: Victor Milner. Mus.: Cheerful Willoughby. Int.: Eddie Cantor (Samuel ‘Kid’ Boots), Clara Bow (Clara McCoy), Billie Dove (Eleanore Belmore), Lawrence Gray (Tom Sterling), Natalie Kingston (Carmen Mendoza), Malcolm Waite (Big Boyle). Prod.: Famous Players-Lasky Corporation. DCP. D.: 61’. Bn.
Scheda Film
Sulle prime si potrebbe giudicare un po’ insensato l’adattamento cinematografico di un musical di Broadway nell’era del muto, ma non è questo il caso di Kid Boots. Lo spettacolo ebbe un successo clamoroso – restò in scena per quasi cinquecento recite tra il 1923 e il 1925 più altre mille in tournée – e diede fama internazionale a Eddie Cantor, il beniamino delle Ziegfeld Follies. Cantor vi interpretava uno scaltro caddy/allibratore/contrabbandiere nell’ambiente chic di un circolo golfistico e cantava gran parte delle canzoni (oltre venticinque) dello show.
Nel 1925 la Paramount si assicurò i diritti di Kid Boots per 75.000 dollari e ingaggiò lo stesso Cantor per il ruolo principale in quello che sarebbe stato il suo primo film. La parte che era stata di Mary Eaton a teatro fu invece assegnata a Clara Bow: la giovane attrice degli studios specializzata in ruoli da ingenua stava terminando le riprese del film che l’avrebbe resa una star, Mantrap. Kid Boots fu ampiamente riscritto, e a compensare la scomparsa delle canzoni furono aggiunte gag fisiche; Cantor era ora l’aiutante di un sarto costretto a nascondersi in una stazione turistica dove corteggiava l’istruttrice di nuoto Bow.
A detta di tutti, Cantor e Bow si intesero splendidamente – lui aiutò lei ad affinare i tempi comici, lei insegnò a lui come recitare davanti alla macchina da presa – e sullo schermo l’alchimia traspare tutta. Quando Kid Boots uscì, Bow era già una star grazie a Mantrap, mentre il suo film successivo, It, avrebbe fatto di lei un vero caso. Kid Boots lanciò anche la carriera cinematografica e radiofonica di Cantor; diversamente da Bow, l’attore sarebbe diventato ancor più famoso grazie al sonoro.
Questo restauro del 2017 a cura della Library of Congress combina una copia nitrato della Paramount Collection con una copia safety fine grain gentilmente fornita dalla Paramount Pictures. Un ringraziamento speciale a David Stenn per il suo supporto.
Mike Mashon