JUJIRO

Teinosuke Kinugasa


T. ing.: Crossways; Scen.: Teinosuke Kinugasa; F.: Kôhey Sugiyama; Scgf.: Bonji Taira; Int.: Junosuke Bando (Rikiya), Akiko Chihaiya (Okiku), Yukiko Ogawa (O-Ume), Ippei Sohma (il falso poliziotto), Misao Seki (il vecchio affittacamere), Sumako Uranami, Yoshie Nakagawa; Prod.: Kinugasa Productions-Shochiku Films 35mm. L.: 1769 m. D.: 78’ a 20 f/s. Col.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

In Jujiro, [Kinugasa] non solo dimostra che il passato può essere rappresentato come reale, ma anche che non vi è nessuna differenza tra passato e presente, tra fantasia e realtà. La narrazione cronologica non gioca alcun ruolo nella strana struttura del film, in cui lunghe scene apparentemente poco rilevanti rispetto al racconto richiedono in realtà un livello di partecipazione da parte dello spettatore molto maggiore del previsto. Inoltre, non solo la storia viene raccontata in modo complesso e disorientante, ma l’eroe si comporta anche in modo abbastanza inconsueto per un duro samurai. Dopo aver ucciso un uomo, corre dalla sorella in cerca di aiuto, una reazione insolita per la morte di un estraneo, e poi, quando l’eroe scopre che la presunta vittima è ancora viva, muore dallo shock. Nonostante l’indignazione dei produttori, il film fu un grande successo commerciale.

Richard N. Tucker, Japan: Film Image, Studio Vista, 1973

Copia proveniente da