JEAN RENOIR LE PATRON I parte La recherche du relatif, II parte La direction d’acteur, III parte La règle et l’ecception

Jacques Rivette


Prod.: Amip / La Sept Arte / Ina Beta Sp. D.: 97’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Rivette gira il film in lunghi piani sequenza che ben interpretano lo spirito di modernità di Renoir, in un equilibrio magico tra finzione e realtà. Si limita poi a stimolare con domande “leggere” la riflessione di Renoir sul suo cinema, che si esprime in modo molto “corporeo” e apparentemente disincantato e ironico. Eccone un esempio: “Credo che in un film tutti i personaggi debbano essere attivi, salvo uno, che deve restare passivo e subire tutto, ed essere unicamente una bocca che inghiotte tutto, uno stomaco che digerisce qualunque cosa: l’autore. Ma tutti gli elementi che assorbe devono essere attivi: le scene, i personaggi, e tutto il resto, bisogna che siano vivi. L’autore, invece, deve fare il morto, o meglio l’addormentato: si apre leggermente la bocca, e si ingoia tutto, poi lo digerisce, e lo restituisce in altro modo”.

Flavio Vergerio, in Cinema, del nostro tempo, a cura di Flavio Vergerio, CSC-Editrice Il Castoro, Milano, 1998

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