It Happened Here

Kevin Brownlow e Andrew Mollo

Sog.: Kevin Brownlow. Scen.: Kevin Brownlow, Andrew Mollo. F.: Peter Suschitzky, Kevin Brownlow. M.: Kevin Brownlow. Scgf.: Andrew Mollo, Jim Nicolson. Prod.: Kevin Brownlow, Andrew Mollo per Rath Films 35mm. D.: 97′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La lavorazione del film di Kevin Brownlow, It Happened Here, iniziò otto anni fa in 9,5mm, prima che venissero trovati i mezzi per rifarlo in 16mm. […] Il film è stato tacciato vuoi di fascismo, vuoi di un pacifismo assimilabile a una sorta di nichilismo morale. Ma i fascisti presenti in massa all’Odeon Leicester Square e intenzionati ad applaudire i loro discorsi preferiti, furono ridotti al silenzio, persino durante le più lunghe diatribe antisemite. E i critici che hanno visto nei massacri dei prigionieri tedeschi ad opera dei partigiani inglesi un cinismo alquanto ‘fascisteggiante’ sembrano aver dimenticato il senso di una frase precedente: “La cosa più pericolosa del fascismo è che ci obbliga a combatter lo con i suoi stessi mezzi”. Oserei dire quindi che l’emozione dominante negli spettatori è una comprensione triste e dolente delle ragioni dei partigiani. Nel loro intimo, gli inglesi sono ossessionati non solo dal masochismo del puritanesimo, ma anche dalla paura che senza gli Stati Uniti, la Russia e gli errori dello stesso Hitler, essi avrebbero perso la guerra. […] Dal punto di vista intellettuale, è estremamente interessante l’interpretazione nazista della storia e della società inglesi, che si spinge a criticare qualsiasi retorica storica; la presenza di sentimenti nazisti espressi con un tono di voce molto inglese produce un fascino orribile, e nella sua apparente spontaneità un convegno antisemita rivaleggia con il miglior cinéma-vérité. La superficie sgranata di alcune sequenze in 16mm si armonizza perfettamente con il clima dell’epoca. L’intreccio di ‘trompe-l’œil’ documentario e incubo storico produce un grande dinamismo emotivo – e apre forse una nuova strada al cinema fantastico.

Raymond Durgnat, En Angleterre oc cupée, “Midi Minuit Fantastique”, n. 15-16, dicembre 1966

 

  Da: Zeughauskino - Stiftung Deutsches Historisches Museum