IL DIAVOLO ZOPPO

Luigi Maggi

S.: dal romanzo Le diable boiteux (1707) di A.R. Lesage. F.: Giovanni Vitrotti. P.: Società Anonima Ambrosio. In.: Gigetta Morano, Ernesto Vaser, Ercole Vaser. 226m. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“[…] Ecco un’autentica sorpresa. E si stenta a credere che questa commedia féerique sia un film italiano: per spirito, per trovate e trucchi, per la morale. Dove il cinema si propone come puro strumento ottico, dunque diabolico, nel solco di E.T.A. Hoffmann (cfr. Max Milner, La fantasmagoria. Saggio sull’ottica fantastica, Bologna, Il Mulino, 1989). È un caso isolato o è la storiografia a confermarsi deficiente? Segnaliamo questo ritrovamento per prolungare la filmografia di Ce que je vois de mon ciné…, sous la direction d’André Gaudreault, Paris, Klincksieck, 1988, e per incoraggiare il compianto Ado Kyrou: si continuano a fare film surrealisti, specie in passato”. (Michele Canosa, Cinegrafie, n.7)

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