IL CLARINO DI TONTOLINI

Ferdinand Guillaume

In.: Ferdinand Guillaume (Tontolini), Matilde Guillaume. P.: Cines, Roma. L.O.: 119 m. D.: 5’. 35mm.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Tontolini ha un clarinetto magico: non appena le sue note si diffondono nell’aria, tutti sono presi da una irrefrenabile voglia di ballare, di agitarsi quasi scompostamente all’arcano suono di questo strumento che sembra imprimere un moto perpetuo: panciuti e sussiegosi signori in redingote, tronfie balie, baffuti carabinieri, evanescenti fanciulle, vecchi paralitici, tutti vengono presi da una sorta di ballo di San Vito, dalle esagitazioni da “corea minor”. E, alla fine di questa allegra sarabanda, la stessa lupa che incornicia il marchio della Cines si mette a ballare.

Una comica surreale, pochi minuti che sono sufficienti a creare un incantesimo che si trasmette anche agli spettatori e che riscatta la genialità di un comico, Ferdinand Guillaume, ingiustamente trascurato ed oggi quasi completamente dimenticato.

(Vittorio Martinelli)

Copia proveniente da