IKÁRIE XB 1

Jindřich Polák

[Icaro XB 1] T. int.: Icarus XB 1. Sog.: dal romanzo Oblok Magellana di Stanislav Lem. Scen.: Pavel Juráček, Jindřich Polák. F.: Jan Kališ. M.: Josef Dobřichovský. Mus.: Zdeněk Liška. Su.: Jaromír Svoboda, Bohumír Brunclík. Int.: Zdenĕk Štěpánek (Vladimír Abajev), František Smolík (Anthony Hopkins), Dana Medřická (Nina Kirová), Irena Kačírková (Brigita), Radovan Lukavský (MacDonald), Otto Lackovič (Michal), Miroslav Macháček (Marcel Bernard), Jiři Vršťala (Erik Svenson), Marcela Martínková (Štefa), Jozef Adamovič (Zdenĕk Lorenc), Jaroslav Rozsíval (dottore), Svatava Hubeňáková (Rena). Prod.: Filmové studio Barrandov. Pri. pro.: 26 luglio 1963. 35mm. D.: 84’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Icaro XB 1 è uno dei pochi titoli della cinematografia ceca e cecoslovacca a presentare qualche somiglianza con il genere della fantascienza sviluppatosi a livello internazionale negli anni Cinquanta e Sessanta. Sembra anche che sia stato il primo film ceco classificato dalla critica dell’epoca come ‘fantascienza’, termine che era stato usato per le produzioni sovietiche o hollywoodiane e accostato all’omonimo genere letterario. Film di fantascienza in senso stretto – è ambientato nel futuro e parla di viaggi spaziali, robot e altre tecnologie futuristiche, prendendo queste tematiche molto sul serio – è un’opera unica nel suo contesto culturale ed eccezionale, a livello internazionale, per l’attenzione che dedica alla vita quotidiana delle generazioni future. Per quanto ci riguarda, Icaro XB 1 può essere interessante in quanto film in bianco e nero in formato panoramico girato interamente in studio che impiega effetti speciali e scenografie inventive per descrivere la moda, la danza, le attività sociali e la vita quotidiana del futuro. I corridoi lunghi e stretti dell’astronave rivelano alcune imperfezioni della tecnologia widescreen (come la deformazione delle linee verticali ai margini dell’immagine), ma i momenti drammatici ne risultano valorizzati. La trama del film è chiaramente utopistica, con un chiaro messaggio umanistico, e descrive una società in cui ciascuno conosce il suo posto e lavora per il bene comune. Non esistono guerre né denaro, solo amicizia e amore tra individui e nazioni, e un profondo senso di finalità e responsabilità. Il viaggio della nave spaziale Icaro nasce dal desidero di conoscenza e comprensione dello spazio. I momenti di crisi tirano fuori il meglio degli individui, pronti a sacrificarsi per gli altri e a correre rischi per il bene dell’umanità.

Anna Batistová