IGNOTI ALLA CITTÀ

Cecilia Mangini

Scen.: Cecilia Mangini, Pier Paolo Pasolini. F.: Mario Volpi. M.: Renato May. Mus.: Massimo Pradella. Prod.: Fulvio Lucisano. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Opera prima della prima documentarista italiana, Ignoti alla città fa già presagire quello che diventerà uno degli sguardi più liberi, coraggiosi e indipendenti della nostra cinematografia nazionale. Adattamento da Ragazzi di vita (1955), esordio narrativo di Pier Paolo Pasolini – dalla collaborazione con lo scrittore nascono i primi tre lavori di Cecilia Mangini –, il film si addentra nelle borgate romane e, con la voce fuori campo del doppiatore Pino Locchi su testo di Pasolini, segue alcuni ragazzi nel corso delle loro giornate spese tra lavori saltuari e piccoli furti, giocando a calcio o condividendo sigarette. Come il libro, che costò a Pasolini e all’editore Garzanti un processo per oltraggio al pudore, Ignoti alla città fu censurato “in quanto offensivo alla reputazione e al decoro nazionale e perché presenta scene di reati commessi da minori senza alcuna riprovazione dei fatti stessi (furto nella edicola dei giornali)”. La Commissione di revisione cinematografica espresse poi parere favorevole alla proiezione di fronte al pubblico italiano ma rimase contraria all’esportazione. Come a dire, sono immagini che al massimo è consentito mostrare in Italia, ma non sono certo una ‘cartolina’ da spedire all’estero.

Elena Correra

 

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Copia proveniente da

Per concessione di IIF – Lucisano Media Group