I SETTE PECCATI CAPITALI (episodio L’invidia)

Roberto Rossellini

T. alt.: Les Sept péchés capitaux. T. int.: The Seven Deadly Sins. Sog.: dal romanzo La gatta di Colette. Scen.: Roberto Rossellini, Diego Fabbri, Liana Ferri, Turi Vasile. F.: Enzo Serafin. M.: Louisette Hautecoeur. Scgf.: Ugo Blaettler. Mus.: Yves Baudrier. Int.: Orfeo Tamburi (Orfeo), Andrée Debar (Camille), Nicola Ciarletta (modella), Nino Franchina, Tanino Chiurazzi, R.M. De Angelis. Prod.: Film Costellazione, Franco London Film. 35mm. D.: 19′. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Fatica occasionale, è però un piccolo film rivelatore e formidabile. Viene dopo Europa ’51 e prima di La paura e Viaggio in Italia e ne costituisce una sorta di controcanto al maschile. Al centro, un pittore (Orfeo Tamburi as himself) come doppio di Rossellini, che gli attribuisce di tutta evidenza suoi pensieri e morale. Una moglie straniera che non condivide le sue idee, anzi non le capisce. Una gatta che viene da Colette e che è la chiave di volta del racconto, la vera protagonista (e sono ben rari i cineasti italiani – e non solo italiani, in quegli anni, fuori dagli antropomorfismi disneyani – che hanno dimostrato attenzione e rispetto per il mondo animale). Con una essenzialità e un ritmo (una sceneggiatura) dovuti al ricatto temporale del racconto, Rossellini sentenzia per bocca di Tamburi, e dirige in modi vicini a quelli di La paura, impone la sua visione del mondo in modi poco socratici e con molta decisione, facendo crescere la tensione poco a poco e distinguendo infine nettamente tra chi capisce quel che c’è da capire e chi mai lo capirà.

                                                                                                                                                    Goffredo Fofi

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